Ieri mattina alle 11.30 i commercianti di Brendola hanno consegnato le chiavi dei loro negozi in Municipio, come segno di protesta per il continuo rinvio delle riaperture annunciato dal Premier Giuseppe Conte.
“Ho visto facce disperate- racconta Bruno Beltrame, Sindaco di Brendola-. Qui il rischio è di morire prima di fame che di polminite. Ho letto le lettere di tutti i commercianti e poi ho scritto una lettera al Premier Conte, al Presidente della Regione Luca Zaia, al Prefetto di Vicenza, al Presidente dell’ANCI nazionale e a quello veneto e a tutti i capigruppo di Camera e Senato. Nella lettera spiego che i commercianti sono molto preoccupati e sentono lo Stato molto lontano. La mia preoccupazione, come responsabile di una comunità, è anche quella che dalla disperazione non si arrivi ad atti di rabbia. Chiedo a chi di dovere di prendere in mano la situazione affinché si possa riaprire prima possibile, con le norme di sicurezza adeguate, le piccole attività commerciali di paese. Ormai la gente è consapevole che ci vogliono le dovute cautele. Le piccole aziende non possono venire condannate a morte”.
