Parrucchieri e centri estetici, Codacons: “rischio anche in Veneto di abusivismo e lavoro nero”

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Parrucchiere ad Arzignano

Il Codacons ha inviato – annuncia un comunicato – una istanza alla Regione Veneto, chiedendo di adottare provvedimenti urgenti per consentire la riapertura anticipata di parrucchieri e centri estetici, e il ritorno all’attività degli artigiani.

Da più parti montano le proteste per l’ingiusta discriminazione cui sono sottoposti alcune categorie di lavoratori, che potranno tornare ad operare solo dall’1 giugno, nell’ambito delle aperture programmate dal Governo per la fase 2 – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi intervenendo oggi al programma dai Rai1, “Storie italiane” – Una scelta che non appare giustificata dalle esigenze sanitarie legate al coronavirus, e che anzi rischia di produrre danni enormi sia in ambito economico che sanitario.

Parrucchieri, centri estetici e artigiani potrebbero già dal 4 maggio riprendere le proprie attività, con il rispetto delle disposizioni di legge, ossia distanze minime nei locali e l’uso di mascherine e guanti, al pari di quanto avviene sia oggi per numerosi esercizi (supermercati, tabaccherie, ecc.), sia dal 4 maggio per gli altri esercizi cui sarà consentita l’apertura – prosegue l’associazione – A prevederlo le norme già in vigore, con il DL n. 18 del 17 marzo 2020 che stabilisce “per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro” l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI).

Il rischio concreto è quello di ottenere l’effetto contrario: la ritardata ripresa di tali attività alimenterà anche in Veneto abusivismo e lavoro e in nero, con parrucchieri, estetiste ed artigiani che opereranno a domicilio dei clienti, senza alcun controllo e col pericolo di incrementare i contagi.

Per tale motivo il Codacons ha presentato oggi una istanza al Governo, al Commissario Arcuri, all’Iss e a tutte le amministrazioni regionali, tra cui la Regione Veneto, in cui si chiede di valutare la possibilità di una riapertura immediata per tali categorie di lavoratori, e l’emanazione di protocolli di sicurezza da adottare per consentire di svolgere l’attività con le dovute garanzie. In assenza di interventi, il 30% delle attività artigiane, centri estetici e parrucchieri del Veneto sarà costretto a chiudere i battenti e dichiarare fallimento, non avendo più le risorse per portare avanti le attività.

Il Codacons ricorda infine che per aiutare i cittadini del Veneto a districarsi nella giungla di nuove regole che entreranno in vigore nella fase 2 a partire dal prossimo 4 maggio, misure che stanno creando dubbi e grande incertezza tra la popolazione, è attivo un apposito forum telefonico dove gli utenti potranno ottenere chiarimenti, assistenza e informazione da parte dei legali dell’associazione dalle ore 10 alle ore 12, e dalle 14 alle 16, chiamando il numero 89349933.


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