Alla Rocca di Altavilla Vicentina, centro di recupero e assistenza per persone con disabilità causate da cerebrolesioni acquisite, sono rimasti 5 ospiti, isolati nella struttura dall’inizio di marzo, senza possibilità di contatti esterni. Gli operatori della cooperativa Sogno e Vita e
dell’Associazione Brain Onlus, sono loro vicini e li aiutano a vedere i famigliari attraverso video chiamate, li tengono aggiornati su quanto succede fuori attraverso le notizie alla TV, perché siano consapevoli del momento critico che stiamo attraversando, ma per loro il tempo si è
praticamente fermato.
Sono preoccupati per i loro cari che vivono e lavorano a contatto con altre persone, ma per loro no, non hanno paura per la propria salute perché si sentono protetti all’interno della Rocca e hanno compreso l’importanza di evitare tutti i contatti con l’esterno per fermare questo assurdo virus. «Certo mancano le uscite, le attività all’esterno, gli altri ospiti, chi
viene a salutarli e tutti i professionisti che abitualmente li seguono nelle terapie riabilitative» racconta in un comunicato Edda Sgarabottolo presidente di Brain Onlus che ha fondato la Rocca, «La loro routine settimanale è cambiata, ma gli operatori continuano a creare attività alternative, orgogliosi del lavoro che svolgono quotidianamente e di tutte le cose che stanno realizzando. In mancanza della nostra super cuoca Paola, si sono cimentati in esperimenti
culinari di ogni tipo, producendo: biscotti, pizza, gnocchi, lasagne, piadine e pane. Insieme hanno anche dipinto il bellissimo cartellone con l’arcobaleno e il motto che sta cercando di dare fiducia a tutti -Andrà tutto bene-».
Comprendono il difficile momento che tutti stiamo vivendo, ma sono davvero convinti che tutto andrà bene e si troverà un vaccino presto, bisognerà continuare e proteggersi, ma si troverà una cura e si tornerà alla normalità. Alla Rocca sicuramente non è cambiata la voglia di farcela e di vincere sulle proprie paure e debolezze, loro sanno cosa significa affrontare grandi difficoltà, sanno quanto impegno ci vuole per superarle e per riguadagnarsi la propria quotidianità, con la testa e con il cuore sono pronti ad affrontare anche questa sfida!
Ricominciare a camminare, a parlare, a ricordare il proprio passato, riprendere ad avere amicizie, un lavoro e una vita sentimentale, Brain Onlus e la sua Presidente Edda Sgarabottolo operano da oltre vent’anni per assistere e aiutare le vittime di lesioni cerebrali causate da incidenti stradali, domestici e sul lavoro. Attimi in cui, persone di disparate età:
bambini, ragazzi, adulti, uomini e donne, che prima avevano una vita del tutto normale, all’improvviso si ritrovano azzerate, obbligate a ricominciare tutto da capo. Loro e le loro famiglie, dopo il ricovero ospedaliero, erano sole nell’affrontare tutto il complicato iter di
recupero. L’idea della Casa Famiglia La Rocca ad Altavilla, sei anni fa vicino alla Chiesa della Rocca è nata per questo, un progetto pilota nel Veneto e fra i pochissimi in Italia dedicati in specifico a questi tipi di disabilità.
Una struttura per seguirli nel recupero della propria autonomia personale, lavorativa e nel reinserimento sociale, in diretta collaborazione con le strutture pubbliche e private, con l’Ulss 8 Berica e il S. Bortolo in una logica di “rete di servizi” sulle cerebrolesioni acquisite.
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