David Zard: è morto proprio nel giorno della memoria

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Nel giorno della Shoà, al policlinico Gemelli di Roma David Zard, ha chiuso la porta e se n’è andato per sempre. Ebreo tripolino, parte di quella stupenda brigata libica che io ho sempre frequentato e frequento, tra consensi e dissensi. Fu il primo a organizzare concerti in pubblico in Italia, Frank Zappa, Rolling Stones, Bob Dylan per ricordare i grandi della mia generazione, ma anche Madonna e Michael Jackson. E’ anche colui che ha rilanciato il musical in Italia con il “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante e poi con “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo”.
Aveva un aspetto del suo carattere che apprezzavo molto e paradossalmente è quello che ci ha sempre impedito di legare (troppo uguali), lui, come me non le mandava a dire di certo, indipendentemente da chi fosse il suo interlocutore e come me trattava tutti allo stesso modo, politici e clochards.
Fu migrante obbligato dalla Libia nel 1967, a maggio del 2009 ripresi i contatti con lui, dopo anni di silenzio, per cercare di portare “Notre Dame de Paris” a Istanbul. Me lo chiese un impresario teatrale turco (musica e mondo dello spettacolo non sono mai stati due punti forti della mia vita) e all’epoca io ero spesso a Istanbul…poi accadde la Flottiglia a maggio 2010, io smisi si lavorare per la Turchia (per volere di un parente di Erdogan) e lui non poté portare Notre Dame a Istanbul…ritardammo per cercare un compromesso sui diritti, se ben ricordo e per fortuna.
Era da tempo malato, una malattia che prima aveva lasciato un segno alla speranza e per anni aveva ripreso a vivere, ma poi è ritornata, quasi a significare che di fronte a quello “che è già scritto” nulla si può fare.
Zard (mi piaceva chiamarti per cognome) te ne sei andato anche tu, portandoti dietro la capacità di cambiare umore, l’intensità e la concentrazione delle tue esperienze e performances professionali, la tua ribellione a schemi e a valori dati per scontati, ma anche la passione e la frenesia nel vivere. Io sono una privilegiata, perché mi porterò appresso del tuo sguardo azzurro, spalancato oltremodo ed il segreto che esso racchiude.
Al momento la data dei Funerali che avverrà con rito ebraico non è stata ancora fissata perché Shabbat. Che la Terra sia Lieve, Baruch Dayan HaEmet!