H&M chiude anche negozio in centro di Vicenza, Coalizione Civica: “Giovine sia duro e riempia il nuovo vuoto in Centro” 

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Negozio H&M a Corso Palladio (Vicenza)
Negozio H&M a Corso Palladio (Vicenza)
“Un altro fulmine in piena tempesta: è di queste ore la notizia della chiusura di H&M a Vicenza e Bassano – intervengono Leonardo Nicolai, Mariangela Santini e Ciro Asproso, di Coalizione Civica nella nota che pubblichiamo – Più di 30 famiglie già provate dall’emergenza sanitaria si ritrovano ora a fronteggiare insicurezza e instabilità. E tutto in nome di un puro calcolo economico deciso a tavolino a centinaia di km da noi.”
Coalizione Civica Vicenza
Coalizione Civica Vicenza

“È l’ennesima dimostrazione: questo sistema non è più sostenibile – incalzano i tre – Ancora una volta i piccoli esercenti locali continuano a lottare con le unghie e con i denti per sopravvivere, mentre le grandi catene non hanno problemi a lasciare in difficoltà centinaia di famiglie. E mentre i primi traballano blanditi dalle promesse dei politici, per ora nessuna parola si leva contro chi gioca senza pietà sulla pelle dei lavoratori.”

“Ma c’è anche un problema politico, a cui Giovine, l’assessore competente, non può sottrarsi – concludono Nicolai, Santini, Asproso – Mentre chiude la sede storica, la prima aperta 13 anni fa nel vicentino, rimarrà aperto, secondo le notizie riportate, il negozio H&M che si trova nel centro commerciale Palladio. Una scelta di convenienza evidentemente, che però non è accettabile poiché condanna il centro cittadino a subire gli effetti nefasti dell’ennesimo spazio vuoto. Perché la convenienza condannerà il Centro Storico, uno dei cuori pulsanti di Vicenza, ad ospitare l’ennesimo spazio vuoto. Auspichiamo una netta presa di posizione a favore dei lavoratori e di concerto con le rappresentanze sindacali. Inoltre, nell’attesa di conoscere le linee guida messe a punto dall’assessore Giovine per ridare vitalità al Centro Storico, ricordiamo che nella vicina Padova – grazie all’attivismo del Comune – riapre la Rinascente a Palazzo Moroni insieme ad altri cinque brand importanti. A conferma del fatto che la politica può svolgere un ruolo importante anche nelle politiche del commercio”.