Variante alla SP46 da Vicenza a Torrebelvicino, 300mila euro per lo studio di fattibilità

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Una parte del tracciato

Il nuovo asse viario è stato identificato e gli strumenti urbanistici dei Comuni sono allineati: la variante alla SP46 nel tratto che va da Vicenza a Torrebelvicino comincia a prendere forma. Un input forte è partito questa mattina da Palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, dove il vicepresidente Maria Cristina Franco e il consigliere con delega alle grandi infrastrutture Valter Orsi hanno convocato sindaci e responsabili degli uffici tecnici dei Comuni interessati al passaggio dell’arteria: Costabissara e Schio hanno giocato in casa, rappresentati dagli stessi Orsi accompagnato dall’assessore ai lavori pubblici Sergio Rossi, e Franco accompagnata dal vicesindaco Giovanni Maria Forte, mentre per Isola Vicentina era presente il sindaco Francesco Gonzo, per Malo il vicesindaco Claudio Dalla Riva, e per Torrebelvicino il sindaco Emanuele Boscoscuro.

Marginale il passaggio di questo tratto sul Comune di Vicenza, che sta invece seguendo con attenzione i lavori del primo tratto, la cosiddetta tangenziale ovest. “A variante completa ultimata -commenta il presidente della Provincia e sindaco di Vicenza Francesco Rucco– ci sarà un collegamento diretto dal casello autostradale di Vicenza ovest all’alto vicentino, con evidente beneficio non solo per le zone residenziali oggi attraversate dalla SP46, che torneranno a respirare, ma anche per il traffico, in particolare pesante, che serve le aree industriali, che comincerà finalmente a scorrere.”

“Un’infrastruttura di cui si parla da decenni -spiegano Franco e Orsi- e che diventa ancor più strategica alla luce degli studi sull’impatto che la Pedemontana avrà sulla viabilità ordinaria. La SP46, che già oggi è satura, sarà messa a dura prova dalla Pedemontana. Entro un anno, poi, sarà pronta anche la tangenziale ovest di Vicenza, per questo è necessario darsi una mossa.”

E la mossa è arrivata dalla Provincia di Vicenza, che non solo ha creato sistema con i Comuni interessati mettendosi a capo del tavolo tecnico, ma ha anche messo sul piatto 300mila euro che andranno a finanziare lo studio di fattibilità tecnico-economico che è la base della progettazione perché svolge le analisi urbanistiche, ambientali e paesaggistiche necessarie all’individuazione della soluzione progettuale migliore e definisce il costo dell’opera.

Questa mattina -sottolinea Orsi- i Comuni hanno evidenziato i punti sensibili che il progetto dovrà risolvere, l’interferenza con la viabilità esistente, l’esigenza di sottopassi o sovrappassi e di rotatorie. Spunti che i nostri tecnici utilizzeranno per redigere il bando di gara che individuerà i progettisti dello studio tecnico-economico. Valutiamo entro l’anno di avere espletato la gara e di avere a disposizione lo studio entro l’estate dell’anno prossimo. Con lo studio in mano ci potremo confrontare sui tavoli di Governo, Regione e Anas per proseguire assieme verso la realizzazione dell’arteria. Ciò che conta, adesso, è di avere avviato un percorso che non si potrà più fermare.”

Un percorso che, spiega la vicepresidente Franco, ha subito una svolta significativa nel 2014, quando la legge Delrio ha riformato le Province lasciando loro solamente poche ma significative funzioni fondamentali che vanno dalle strade alle scuole passando per l’ambiente. “Abbiamo fatto di necessità virtù -spiega la Franco- chiedendo la cessione della competenza della Sp46 all’Anas e obbligando in questo modo gli enti superiori a collaborare alla soluzione di un problema viabilistico che non poteva essere solo nostro. Da allora la Provincia non ha mai perso di mira l’obiettivo di realizzare una variante che possa sgravare dal traffico la viabilità ordinaria che attraversa numerosi centri abitati. E oggi abbiamo messo un tassello importante.”

I tecnici della Provincia sono già al lavoro per elaborare il bando di gara.