I codici dimenticati: appello di Fratelli d’Italia Bassano del Grappa

144

Parecchie attività – scrive Nicola Giangregorio, portavoce Comunale di Bassano del Grappa – sono tornate ad aprire i battenti, e tra queste mancano coloro che appartengono al codice ateco 96 (altre attività di servizi per la persona e cura animali). Questi settori, sono stati sempre abituati a svolgere il proprio lavoro nella massima sicurezza, nonostante siano classificati in categoria bassa. Il governo si è mostrato sordo e cieco, verso coloro, che per anni, sono stati in grado di svolgere un servizio importante, nell’ambito, non solo della bellezza, ma della cura e della pulizia del nostro corpo, e di quello degli animali, senza mai compromettere la salute di nessuno, nonostante la presenza di altre malattie infettive (aids, epatite, ecc.).
Ci permettiamo di parlare a nome di tutti gli operatori “marchiati” dal numero 96, che sono stati costretti a chiudere dal giorno 11 marzo, per rischiare di non riaprire. Una buona percentuale di questi artigiani, sono giovani che hanno investito i loro risparmi e quelli delle proprie famiglie, per ottenere un diploma che gli permettesse di lavorare, e per allestire in maniera ottimale i propri saloni.
Queste persone, rischiano di non aprire più, per una serie di motivazioni, che solo chi è del mestiere può veramente conoscere e non sottovalutare.
Non è possibile aspettare fino al primo giugno, perchè nessuna banca potrà aiutarli, visti gli importanti investimenti per adeguarsi alla stringente normativa igienico-sanitaria imposta precedentemente dal Governo centrale, che hanno ridotto, se non annullato, eventuali positività, su cui basare una richiesta di prestito bancario. Inoltre le difficoltà finanziarie provocate, da mesi di assenza di qualsiasi introito, apriranno scenari economicamente vantaggiosi, per coloro che stanno alla finestra, in attesa di poterle rilevare, con offerte sotto stimate.
Pur essendo preoccupati per l’aumento smisurato dei lavoratori in nero, mettendo a rischio il rispetto le norme sanitarie, il pensiero che ci angoscia veramente, è quello che dopo questa chiusura forzata, non solo i titolari, ma anche i loro dipendenti, andranno ad infoltire le fila dei disoccupati e di coloro che avranno bisogno di aiuti statali, per gli anni a seguire.
Fratelli d’Italia Bassano del Grappa interpella la Regione Veneto, non solo per essere portavoce di queste categorie, colpevolmente ignorate dal Governo Conte, ma per adottare autonomamente, provvedimenti urgenti, che consentano la riapertura anticipata di parrucchieri, centri estetici, toilettatura animali, ed il ritorno all’attività degli artigiani.
Fratelli d’Italia Bassano del Grappa invita, il governo regionale, a dettare le regole necessarie affinchè possano ripartire, prima che sia troppo tardi. Gli artigiani del settore, sapranno cogliere questa opportunità, per ripartire consci che, i loro sacrifici non saranno inutili, visto il ridimensionamento dei posti a sedere, nonchè l’allungamento degli orari di lavoro, per poter soddisfare più clienti possibili e poter ridurre il gap degli investimenti necessari per un lavoro, ed un servizio, in totale sicurezza.
Vogliamo sperare che la Regione Veneto, accolga la nostra richiesta e quella delle categorie dimenticate.
Non possono essere abbandonati, irresponsabilmente al proprio destino, come, sta facendo questo governo.
Sollecitiamo un atto di coraggio per fare quello che, 400 esperti, capeggiati da Giuseppe Conte, non sono riusciti a fare.
Ridare dignità a chi vuol vivere del proprio lavoro, e non di sussidi.

L’articolo I codici dimenticati: appello di Fratelli d’Italia Bassano del Grappa proviene da Parlaveneto.