Nuovo polo bibliotecario nell’ex tribunale, affidato l’incarico per i rilievi tecnici a Laura Spezzapria

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È stato affidato l’incarico per il rilievo geometrico, architettonico, strutturale, planoaltimetrico e la raccolta dei dati conoscitivi dell’ex sede del Palazzo di Giustizia di Vicenza, di proprietà del Comune.

Sarà l’ingegnere Laura Spezzapria di Velo d’Astico (VI), ad occuparsi, infatti, del rilievo dell’ex tribunale, primo step del grande progetto Bertoliana che prevede la realizzazione del nuovo polo bibliotecario presso l’ex Palazzo di Giustizia di Santa Corona.

“Nonostante il momento difficile che stiamo attraversando – dichiara il sindaco di Vicenza Francesco Rucco – accolgo con molto piacere questa notizia che conferma la forte volontà della mia amministrazione di proseguire spedita passo dopo passo per creare un luogo prestigioso alla biblioteca Bertoliana. Abbiamo bisogno di professionisti ed esperti seri e preparati sia per capire bene lo stato attuale dell’ex tribunale sia per studiare anche a livello funzionale ed organizzativo tutte le esigenze del nuovo polo bibliotecario”.

L’edificio, attualmente dismesso nella sua funzione originaria, funge. in parte, da deposito ed archivio a servizio del Tribunale di Vicenza.

Al fine di procedere alla progettazione dell’intervento risulta necessario preliminarmente acquisire i dati conoscitivi dello stabile, che definiscano lo stato attuale della costruzione mediante un rilievo architettonico, materico e strutturale, compresa la relazione tecnica descrittiva dello stato di consistenza, comprensiva dell’analisi storico critica attraverso la ricostruzione dello stato attuale e delle variazioni intervenute nel tempo, alla luce delle modifiche e degli eventi che hanno interessato l’immobile.

Prossimo step sarà l’avvio di un’indagine per affidare l’incarico di consulente in biblioteconomia con la funzione di supporto all’unità di progetto oltre che di supporto al progetto biblioteconomico in Bertoliana.

Il progetto architettonico/edilizio, infatti, non è solo legato all’edificio ed alle opportunità che offre, ma nasce da una volontà precisa di rinnovare il ruolo e l’offerta della biblioteca nei termini di luogo civico, oltre che di servizio alla collettività, e di porre alla base del percorso di ri-progettazione le esigenze della cittadinanza e un Progetto biblioteconomico innovativo seppur calato nella peculiare prestigiosa realtà dell’Istituzione Biblioteca Bertoliana.

Il nuovo “polo” bibliotecario dovrà basarsi su precise “linee guida” con chiari indirizzi in merito all’intervento di riqualificazione funzionale dell’edificio e un Progetto biblioteconomico da recepire nel Documento Preliminare alla Progettazione (DPP), da mettere a disposizione dei professionisti che si occuperanno della progettazione.

“La parte biblioteconomica del progetto per una nuova biblioteca è di fondamentale importanza: rispecchia quello che poi sarà la nuova Bertoliana, tra spazi e servizi – ha spiegato la presidente della Biblioteca Bertoliana Chiara Visentin –. La figura di esperto in tale campo che potrà affiancare l’Unità di Progetto nella delicata redazione del bando per la nuova Bertoliana sarà strategica. Noi in Bertoliana stiamo organizzando la bozza del progetto biblioteconomico, che sarà ripreso e reso operativo da questo consulente tecnico prossimamente individuato, in relazione alle caratteristiche professionali che dalla Bertoliana, vista la competenza in materia, sono state indicate al Rup come utili al progetto”.  

Il documento vedrà l’analisi dei profili della comunità da servire (in termini quantitativi e qualitativi) e la definizione del contesto urbano e sociale in cui la nuova Biblioteca si troverà ad operare, l’esame dell’offerta dei servizi bibliotecari della città e della Provincia, e la conseguente previsione per il servizio che si andrà a realizzare, l’analisi della disponibilità documentale e le conseguenti scelte sulla organizzazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio.

Sarà necessario analizzare con accuratezza le funzioni e le attività che dovranno trovare sede nel nuovo edificio, gli archivi storici civici, la documentazione bibliografica storica e antiquaria, storico-locale, di consultazione e di studio, la catalogazione; analizzare compiutamente i dati degli utenti, dei prestiti, le attività di back office, oltre che quelle di front office; si dovrà porre l’attenzione sull’organizzazione attuale del sistema bibliotecario, per ripensarlo verso un servizio di public library, per formulare ipotesi di sviluppo.

Sarà sviluppato un dimensionamento adeguato del servizio bibliotecario alle esigenze della città.

Saranno definiti i parametri quantitativi per la progettazione, primo nucleo delle linee guida per il lavoro dei progettisti, il dimensionamento della struttura e dei suoi servizi, tenendo conto degli standards previsti per le biblioteche pubbliche a livello nazionale e internazionale, ma anche di recenti realizzazioni nel campo della progettazione di nuove biblioteche pubbliche.