La Giunta approva il progetto definitivo di recupero dell’edificio 29 di Forte Marghera: lavori per 1,8 milioni

122
Comune di Venezia
Comune di Venezia

La Giunta comunale, che si è riunita oggi in Web-conference dalla sede della nuova Smart Control Room del Tronchetto, ha approvato il primo lotto dei lavori di recupero degli edifici storici di Forte Marghera, intervento finanziato dal MIBACT e destinato al recupero degli edifici di maggior pregio all’interno dell’isola del Ridotto del Forte militare ottocentesco, dove oggi sono in fase di completamento le opere di urbanizzazione: fognature, illuminazione, reti elettriche, vialetti, asfalti oggi in gran parte completati, tanto da permettere la fruibilità degli spazi già dai prossimi giorni.

L’intervento all’esame della Giunta riguarda il recupero dell’edificio denominato “29”, per un finanziamento totale di 1,8 milioni euro che rientra in uno stanziamento complessivo di 7 milioni riguardante la sistemazione delle Casermette Napoleoniche. Per quest’ultime entro maggio sarà completato il loro recupero.

“L’intervento all’edificio 29 – spiega il presidente di Insula S.p.A. Nicola Picco – prevede il rifacimento completo della copertura dell’edificio, ricostituita a ‘capanna’ realizzando le strutture delle due falde con carpenteria metallica a sviluppo reticolare spaziale, falde elevate sui 22 pilastri esistenti coadiuvati da 10 nuovi pilastri in acciaio. Per le murature di tamponamento di laterizio di mattoni sono previsti interventi di rinforzo, mediante applicazione, sul lato interno, con configurazione a ‘X’, di fasce in fibra, e di miglioramento della connessione coi pilastri adiacenti, mediante posa di barre di acciaio. È previsto l’impiego di mattoni pieni di recupero per la ricostruzione delle parti sommitali fino al raggiungimento della quota di imposta della falda. Sempre a fini antisismici, su entrambe le facciate minori, a Nord e Sud è previsto un ringrosso murario all’interno. Si eseguiranno rinforzi fondazionali, che troveranno attuazione mediante la realizzazione in opera di 9 travi ipogee per il collegamento trasversale dei dadi di fondazione esistenti corrispondenti alle coppie di pilastri in muratura. All’interno dell’edificio lo spazio verrà mantenuto unitario, favorendo così massima flessibilità organizzativa per la funzione espositiva/museale. Saranno perimetrati solo i locali di servizio e i servizi igienici, accessibili anche dall’esterno. Anche la dotazione impiantistica è studiata per essere funzionale e favorire molteplici utilizzi degli spazi espositivi e garantire un adeguato livello di adattabilità dei sistemi al variare della forma del percorso espositivo. Il recupero del ’29’ comprende la realizzazione di due volumi di collegamento con il ’30’, l’edifico adiacente a capannone binato, già recuperato dall’Amministrazione comunale e sfruttato per esposizioni temporanee”.

“In questi cinque anni di amministrazione abbiamo investito più di 15 milioni di euro per la sistemazione di Forte Marghera – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto – con l’obiettivo di recuperare gli edifici per i quali si privilegia un utilizzo a fini espositivi e museali. Nello specifico 5 milioni sono stati destinati per interventi per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria del sito come l’illuminazione pubblica, gli scarichi fognari e di acque meteorologiche, la realizzazione di una rete di cavidotti per la telefonia e l’energia elettrica e la manutenzione straordinaria dei ponti d’accesso al Forte e di collegamento della cinta esterna con il Ridotto. A questi si aggiungono altri 1.340.000 euro per la ristrutturazione, già eseguita, dell’edificio 53 situato nei pressi del portone d’ingresso del Forte ed altri 670mila euro per l’edificio 1, di maggior pregio dal punto di vista storico-testimoniale visto che, nella sua struttura, è integrato, come parte basamentale, il ponte cinquecentesco, unica testimonianza storica ancora esistente dell’antico borgo medioevale di Marghera, sotto il quale scorreva un ramo del Marzenego prima di confluire nel canale Osellino verso Campalto. E’ stato integralmente restaurato, con un investimento di 100mila euro, l’edificio 28, che ospita le attività degli Scout, e sono stati stanziati ulteriori 280mila euro per restaurare l’edificio 34 realizzando un insieme di servizi igienici a disposizione di tutti gli utenti del Forte. A questi poi abbiamo aggiunto un altro milione di euro che abbiamo investito per la realizzazione di un nuovo ponte a cavallo del Canal Salso e del percorso ciclopedonale che unirà via Torino e il Parco di San Giuliano passando proprio per la zona di Forte Marghera. Questi lavori testimoniano quanta attenzione il sindaco Luigi Brugnaro e la Giunta stiano mettendo per la valorizzazione e il recupero del compendio, anche attraverso l’impulso dato con la creazione della nuova Fondazione. Un luogo che, passo dopo passo, e grazie all’impegno di tanti, tra i quali Muve e la Biennale, sta tornando a vivere e si sta arricchendo di iniziative e mostre”.