Crisi aziendale a Torri di Quartesolo della Omba dei Malacalza, on Filippo Crimì (Pd): presentata interrogazione su insolvenze di Condotte legate a crediti con lo Stato

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Com’è purtroppo avvenuto per la Lovato Gas, un’altra azienda nel vicentino sta affrontando un momento di grandi difficoltà. L’11 gennaio, infatti, per la Omba di Torri di Quartesolo è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. La proprietà (famiglia Malacalza, ndr), con sede a Genova, al momento ha comunicato di non aver più alcun interesse su Omba ed ha lasciato all’iniziativa dei dipendenti l’eventuale prosecuzione del lavoro, confermando altrimenti l’intenzione di chiudere l’azienda.Con il supporto del portavoce dei dipendenti Diego Marchioro, mi sono mosso per presentare un’interrogazione con la quale portare a conoscenza della situazione i Ministeri competenti e coinvolgere i Ministri Calenda e Padoan.
Ho chiesto, altresì, un intervento urgente per risolvere la negativa catena di insolvenze originatasi con Condotte, un’azienda che anche a causa di un credito con lo Stato Italiano, non riesce a risolvere un altro grosso debito verso Omba. Le opzioni alternative alla chiusura che si possono immaginare attualmente per Omba sono: l’acquisizione da parte di un nuovo gruppo industriale o la costituzione di una società cooperativa dei dipendenti, comunque con la partecipazione di un partner industriale o finanziario che finanzi l’operazione.

Confidiamo che coinvolgendo i più alti vertici dell’amministrazione e della politica si riesca a trovare una soluzione e a mantenere così la piena funzionalità di Omba, dato che la chiusura dell’attività sarebbe un danno gravissimo per la comunità di Torri di Quartesolo, in termini di occupazione diretta e anche di indotto, oltre al patrimonio di conoscenze maturate negli anni che con un eventuale chiusura verrebbe disperso.

on Filippo Crimì (Pd)