Rock’n Roll da quarantena: il nuovo album dell’artista veneto “Mike 3rd”

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A cinque anni da “The War Is Not Over”, splendido lavoro sulle guerre, l’artista veneto Mike 3rd torna a farsi sentire in un contesto storico e in una veste musicale completamente diversi. Il Covid-19, il lockdown, il bisogno di musica nuova e di sperimentare inedite modalità compositive, performative e tecniche: tutto ciò ha stimolato il produttore e musicista padovano il quale si è rinchiuso in studio all’inizio della quarantena per dare vita alle cinque canzoni che compongono il primo volume dell’EP Quarantini.

«Questo nuovo lavoro si chiama Quarantini perché è stato concettualmente concepito circa una settimana dopo l’inizio della quarantena – spiega l’artista -. Vedevo tanti amici musicisti condividere video di “suonate a distanza”, sempre sulle solite (per me) noiose cover e allora ho pensato ad una provocazione: annullo la distanza, mi divido in vari ruoli e suono tutti gli strumenti per realizzare nuova musica. Ho avuto lo stesso desiderio delle orchestre ai tempi dei grandi compositori, che volevano suonare musica nuova, chiedevano e facevano pressioni per musica nuova. Fare ed ascoltare musica nuova fatta col cuore, da musicisti non da selfie suonanti!».

Non ci sono l’art-rock sinuoso degli Hypnoise, il rockabilly travolgente dei Tunatones o il serrato avant-punk degli Ex KGB: rispetto ai suoi precedenti gruppi, il nuovo mondo di Mike 3rd attinge al grande rock, alla canzone, al pop e al blues, in nuovi brani che parlano di vita, speranze e riflessioni, e che hanno consentito scoperte intriganti. «Ho scoperto che fare tutto da solo può essere divertente ma che la musica è condivisione, e farla condividendo con il prossimo dà una gioia ed una energia ineguagliabili: nel ribadirlo voglio onorare la memoria di un grande, saggio musicista che recentemente ci ha lasciati, il maestro Ezio Bosso. Suonare tutti gli strumenti ti porta ad esplorare zone in cui non sei a tuo agio, dove danzi sulle spine, dove ti chiedi se quello che fai è opportuno, oppure inadeguato, anche se alla fine lasci che l’istinto ti guidi. Nella difficoltà ho scoperto ancora una volta di dovermi abbandonare all’istinto. E ora mi rendo conto che i dubbi erano generati dalla razionalità che, come al solito in questo lavoro, è molto spesso deleteria».

Compositore, songwriter e produttore noto per i suoi lavori con giganti quali Tony Levin, Benny Greb, Pat Mastelotto e Ronan Chris Murphy, Mike 3rd è un audiofilo, uomo di studio nel suo Prosdocimi Recording di Carmignano del Brenta in provincia di Padova, conduttore radiofonico e orgoglioso sostenitore della musica indipendente. Anche Quarantini è figlio dei suoi interessi e dei suoi orizzonti musicali, ed è nato nel regno analogico e vintage del Prosdocimi Recording Studio (come sempre mastering realizzato a Los Angeles da Ronan Chris Murphy al Veneto West Mastering), dove Mike ha realizzato tutto in completa autonomia.

«Lavorando su nastro analogico e usando il computer al massimo come registratore, evitando cioè le scorciatoie offerte dalla tecnologia che hanno finito solo per livellare al ribasso l’espressività e la qualità degli artisti, devi imparare a suonare se non lo sai fare bene! Lo scorso anno ho acquistato un set di testine da 16 tracce per nastro a due pollici, il tutto abbinato al sistema di riduzione del soffio del nastro, il Dolby SR. Sono apparecchiature che sono state usate per dare alla luce dischi come The dark side of the moon per fare un esempio. Il suono è pazzesco, non c’è nulla di simile, non ce n’è per nessuno! La cosa bella del mio studio di registrazione e anche di Quarantini è che il suono è il mio. O dell’artista che vi registra. Mi viene da sorridere al pensiero di affermare che è il mio suono di batteria non essendo io un batterista! Però è vero! Ho affidato tutto alla mia fisicità, al sentire la pancia della batteria e ad esser ritmo e la cosa ti esalta fortemente».

Quarantini – che prelude a un nuovo album di cui è già noto il titolo: La Vie – è anche un’occasione di ripartenza per Mike 3rd, che da questo disco rende disponibile tutta la sua musica, per ascolto, download, acquisto o donazione, in un unico luogo ossia Bandcamp, mentre su supporto, oltre a Bandcamp, nei negozi di dischi. Una scelta di campo per il musicista, che è lapidario: «Non più Spotify, non più Apple Music o altre piattaforme della Silicon Valley che del musicista non hanno alcun rispetto».

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