Vicenza, terra di smemorati: dopo Gianni Zonin che nulla ricorda della BPVi, dimentica di aver firmato gli “indirizzi” di Variati Fabio Mantovani, candidato sindaco di FI e Lega

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Se Gianni Zonin, da quando è uscito dalla morente Banca Popolare di Vicenza, dopo 36 anni di presenza nel cda, 16 da suo membo e circa 20 da presidente, nulla ricorda di quanto e se decise qualcosa pur venendo lautamente retribuito, oggi al partito degli smemorati dobbiamo aggiungere Fabio Mantovani, candidato successore di Achille Variati per conto di Forza Italia e Lega. L’avvocato e presidente del locale Ordine dichiara, infatti, oggi sul GdV che “non è vero che ho firmato le linee programmatiche del sindaco“, condizione per essere nominato proprio da Variati nel cda dell’Ipab di Vicenza.

Peccato che a ricordargli di aver appena detto, al suo esordio politico, una bugia, normale per molti  politici e per il “vecio” Zonin ma anomala per un giovane come lui per giunta uomo di legge, ci sia proprio il documento da lui firmato in cui (clicca qui), sopra la sua “sigla” è scritto: “Dichiara di aderire agli indirizzi generali di governo, approvati dal consiglio comunale…“.

Di centrosinistra, come noi avevamo scritto sollevando qualche dubbio sulla sua fede centrodestrista.

A meno che Variati, dopo aver perso con Bulgarini, non voglia tornare in campo col suo nuovo uomo: Fabio Mantovani (alla sua sinistra anche nela foto…).