Water We Want, la rubrica di Letizia: inaugurato a Meolo il nuovo percorso digitale del Water Museum of Venice

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Water We Want, Water Museum of Venice: Meolo
Water We Want, Water Museum of Venice: Meolo

Importanti novità nel rapporto tra turismo, sostenibilità e digitalizzazione nel comune di Meolo. In una zona rurale un tempo occupata da foreste planiziali e paludi, il Bosco Belvedere, nelle immediate vicinanze di Meolo, rappresenta un’area naturalistica in cui si intrecciano pregevoli aspetti ambientali, paesaggistici e storico-culturali. Un’area boschiva di recente formazione, creata per ricomporre un lembo degli antichi boschi planiziali di pianura: le estese selve di querco/carpineto da cui le comunità locali traevano sostentamento, secondo le regole d’uso dei beni comuni, mentre la Serenissima ricavava il legname per costruire barche e navi.

Il Bosco Belvedere costituisce un prezioso esempio di patrimonio naturale legato alle foreste, alla tutela della biodiversità e agli obiettivi dello sviluppo sostenibile (Agenda 2030). In questo incantevole contesto, nasce un vero e proprio percorso digitale geo-referenziato che, tramite un’audio-guida scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone, per mezzo di un QR code, accompagna il visitatore proponendo anche approfondimenti, video e interviste nei vari punti del percorso.

L’itinerario è stato inserito nella più ampia piattaforma digitale del Water Museum of Venice per facilitarne la diffusione. L’itinerario consente di inoltrarsi in quest’area di pregio apprezzandone le varie peculiarità: dal biotopo del bosco, alla garzaia di Marteggia, dalle rogge ai pregevoli esemplari faunistici e floristici che li caratterizza.

In questi giorni le problematiche legate al comparto del turismo e la necessità di rivedere il settore caratterizzano molti dei dibattiti televisivi. Il futuro del turismo sarà lontano dalle logiche di massa e sempre più protagonista sarà l’elemento tecnologico e digitale per valorizzare al meglio la fruizione dei territori”, sottolinea Eriberto Eulisse, Direttore del Centro Internazionale per la Civiltà dell’Acqua Onlus, autore dell’audio-guida digitale sul Bosco Belvedere.

Mentre si delinea la necessità di rafforzare un turismo locale sempre più attento alla scoperta di stili di vita più sani oltre che culturalmente appaganti, il percorso digitale geo-referenziato del Bosco Belvedere si presta a diventare uno dei modelli per valorizzare gite e percorsi naturalistici ‘fuori porta’ sempre più ricercati”.

Inoltre, Piave Servizi ha ideato un percorso didattico, “A spasso con Tina”: un percorso tra il reale e il virtuale, una storia nata per raccontare con la voce della goccia d’acqua “Tina” la profonda vocazione ecologica dell’impianto ai più piccoli, puntando alla promozione di un turismo ambientale rispettoso. “Ancora una volta il gioco di squadra si rivela fondamentale” afferma il Presidente di Piave Servizi, Alessandro Bonet. La simbiosi perfetta tra uomo e Natura può esistere, e il Bosco Belvedere di Meolo, da oggi definitivamente riqualificato e perfettamente fruibile, ne è la conferma.

Una progettualità diffusasi grazie al Water Museum of Venice che include i luoghi più rappresentativi di civiltà dell’acqua delle Tre Venezie e anche le buone pratiche odierne: i progetti di rivitalizzazione degli ecosistemi acquatici e di riqualificazione fluviale, le aree di ricarica delle falde acquifere e le progettualità più emblematiche che evidenziano un uso e una gestione più lungimiranti dell’acqua nei nostri territori.

Il genio dimostrato dai nostri predecessori nel governo dell’elemento liquido si trova così affiancato, all’interno di questa piattaforma digitale, alle buone pratiche odierne più rappresentative della nostra cultura dell’acqua: i modelli da seguire per il raggiungimento degli Obbiettivi dello Sviluppo Sostenibile. Un modello che è possibile visionare anche a Meolo, con l’innovativo progetto che vede protagonistia il  Bosco Belvedere.


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