Maturità, epigrafe al Rossi. Rete Studentesca: “esame inadeguato, a rischio salute docenti e alunni”

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I militanti di Rete Studentesca la sera del 16 giugno che precede l’esame di Stato hanno affisso davanti al’ITIS Alessandro Rossi di Vicenza una rosa con epigrafe funebre per commemorare… una defunta maturità.

“La maturità nata nel 1923 con la riforma Gentile – si legge nel comunicato che rivendica l’azione – muore quest’anno 2020 sotto la scure del ministro Lucia Azzolina, per tanto noi ci rifiutiamo di ritenerla tale. Un esame inadeguato sul piano epidemiologico che mette a rischio la salute di docenti e alunni. Un esame che è stato più volte cambiato negli scorsi mesi, lasciando nella confusione totale i maturandi. Un esame sbilanciato che in un’ora conterrà il 40 su 100 della valutazione complessiva di tre interi anni di studio. Questo surrogato della maturità è una continua mancanza di rispetto nei confronti degli studenti, propinata con la sola scusante di essere un fondamentale rito di passaggio, una colossale beffa alla propria dignità”.


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