Fir, Consap chiude con 140.000 istanze di indennizzo ma si apre un problema per chi ha procedure di rivalsa: serve un chiarimento!

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Chiusura del portale Consap per il Fir
Chiusura del portale Consap per il Fir

«Il portale Consap per il Fir non presenta blocchi strutturali. Il flusso massivo quotidiano dell'inserimento di oltre 1500 domande, ha subito un' accelerazione negli ultimi giorni, a ridosso del termine di scadenza, determinando un normale e fisiologico rallentamento. Alla data del 17 giugno sono state inoltrare oltre 137mila domande e si prevede di superare i 140mila in data odierna».

È così che ci rispondono cortesemente dalle Relazioni esterne di Consap alle prime due domande che avevamo loro rivolto il 16 giugno («ancora ieri il portale per il Fir ha avuto blocchi, può fornirci la vostra fotografia? Può aggiornarmi i dati?») in vista del definitivo stop odierno alle richieste di indennizzo per il FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori).

A dispetto di alcune associazioni, che, ci viene suggerito da più di una fonte, ne avrebbero ancora voluto dilatare i termini adducendo problemi di mal funzionamento gonfiati rispetto a quelli reali e in buona parte dovuti al rush finale (ieri 4.500 domande inserite) stanotte il gong avrà detto stop alle istanze (alla fine il 50% del numero totale dei soci delle Popolari venete, aventi o meno diritto al Fir, tanto per dare un peso al dato).

Da un secondo dopo partirà, quindi, il conto alla rovescia verso il momento in cui finalmente, dopo anni di promesse roboanti di gialli e verdi e fatti i dovuti passaggi, si spera agili, previsti presso l'Agenzia delle Entrate e in base agli esiti decisi dalla Commissione tecnica di valutazione, potrà arrivare nelle loro tasche una sia pur minima parte (il 30% in generale, salvo altri indennizzi già percepiti) di quanto hanno perso decine di migliaia di soci, potenzialmente i 140.000 delle istanze presentate, azzerati da BPVi, Veneto Banca, Etruria, Carife, CariChieti, Cassa Marche e altre piccole banche messe in Lca o risolte.

«Potrà arrivare», abbiamo scritto, perché la risposta all'altra nostra domanda deve mettere sul chi vive chi si è costituito parte civile ad esempio nei processi BPVi e Veneto Banca (questo quando ci sarà) o chi, spinto dalle solite due associazioni da cui spesso mettiamo in guardia perché molto, troppo autoreferenziali e fors'anche a caccia di contributi regionali "grigi", intende coinvolgere, giustamente diciamo anche noi ma, magari, fuori temine, anche le società di revisione, tra cui KPMG e PwC, quelle cioè delle due banche venete.

La questione che potrebbe preoccupare l'avevamo posta così a Consap il 16 giugno:

«Le ultime due dichiarazioni per gli aventi diritto al Fir (vedi allegato) prevedono che costoro dichiarino o meno:

A) che non sono in corso procedure di rimborso relative agli stessi strumenti finanziari oggetto della domanda di indennizzo
B)  che non sono in corso procedimenti giudiziari relativi agli stessi strumenti finanziari oggetto della domanda di indennizzo.

La questione è questa: nel caso che gli aventi diritto abbiano in corso procedure di rimborso e/o procedimenti giudiziari (ad esempio la costituzione come parte civile nei processi in corso o istruiti e/o azioni di responsabilità nei confronti di terzi, come società di revisione o altri)  la commissione tecnica che valuterà le richieste di indennizzo come terrà conto di queste “partite aperte”?

Infine, se gli aventi diritto avessero intrapreso le suddette azioni dopo aver presentato la richiesta di accesso al Fir in cui dichiaravano di non avere in corso le  procedure e/o i procedimenti suddetti cosa dovrebbero fare e quali controlli verranno effettuati sulla veridicità delle dichiarazioni?».

Ecco la risposta appena arrivataci da Consap:

«Le dichiarazioni presenti nel pdf della domanda e relative alla sussistenza o meno delle procedure di rimborso e/o procedimenti giudiziari riguardanti gli strumenti finanziari oggetto della domanda di indennizzo, sono finalizzate ad ottenere un quadro complessivo dell'istante.
La Commissione Tecnica deciderà le ipotesi ed eventualmente in che misura tenerne conto, posto che è onere dell'istante, come risulta tra le dichiarazioni del richiedente, comunicare in caso di variazioni di dati, informazioni, e documenti precedentemente presentati nonché dei dati necessari per il materiale pagamento, all'aggiornamento degli stessi».

In sintesi la Commissione tecnica dovrà valutare e decidere oltre alla sussistenza dei requisiti generali dei richiedenti l'indennizzo del Fir anche i diritti specifici
- delle parti civili ammesse nel processo BPVisono circa 7900 e 265 gli avvocati che rappresentano soggetti titolari di azioni», questi i dati fornitici dal tribunale di Vicenza che non ha avuto il tempo, nonostante il break dibattimentale di circa tre mesi, di fornirci altri dettagli richiesti mesi fa e poi sollecitati invano)
- di quelle interessate al futuro procedimento per Veneto Banca (solo lo studio Calvetti ne "esibisce" 5.000)
- dei soci malridotti dalle varie banche che avessero intrapreso azioni di rivalsa verso terzi (direttori di filiale, consulenti, sindaci...) da loro chiamati in causa per i danni subiti
- di coloro i quali hanno firmato, prima o dopo la scadenza dei tempi poco importa ora, i mandati contro KPMG e PwC.

Ora, sperando che chi ha compilato le "dichiarazioni degli aventi dirtto al Fir" lo abbia fatto indicando correttamente se ha intrapreso altre azioni per non incorrere in infrazioni che, alla luce della risposta Consap, andavano sanate per tempo (oggi?), non si può non rivolgere un appello perché, magari anche in sede legislativa, venga evitato il dramma ulteriore per chi, avendo adito altre azioni legali, debba attenderne l'incerto e di... certo lontano esito, per poter beneficiare della... elemosina del Fir.

Associazioni, vere, e politici, magari non gialli né verdi perché le loro promesse di rimborso immediato al 100% si sono rivelate totalmente inattendibili, sei ci siete battete un colpo!

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