Ripartono le attività ludico-ricreative estive per i bambini fino a 3 anni all’Asilo Nido comunale “Ada Mancassola”
Sono iniziate oggi, mercoledì 24 giugno, e proseguiranno fino al 31 agosto le attività ludico-ricreative e aggregative per i bambini fino ai 3 anni di età presso l’Asilo Nido comunale “Ada Mancassola”. La ripartenza delle attività estive rivolte ai più piccoli è stata decisa dalla Giunta comunale in considerazione delle nuove necessità dei genitori che con la ripresa di molte attività lavorative dopo la sospensione per Covid si trovano a dover conciliare la cura dei figli con il lavoro, anche nei mesi estivi, in attesa del regolare inizio dei servizi educativi e scolastici.
L’Amministrazione comunale ha inteso pertanto procedere con l’avvio delle attività estive 2020 per i bambini e bambine della fascia di età 0-3 anni, tramite un accordo di collaborazione con la Cooperativa sociale di solidarietà Promozione Lavoro che gestisce l’Asilo Nido, per sostenere le famiglie utenti del servizio e in continuità educativa con i percorsi già intrapresi.
La frequenza alle attività del programma ludico-ricreativo estivo si svolge nelle medesime fasce orarie previste per il servizio dell’Asilo Nido comunale, con la possibilità di utilizzare il servizio anche per periodi inferiori al mese, con un periodo minimo di due settimane, rapportando le rette mensili al periodo effettivo di frequenza.
In applicazione all’ordinanza regionale vigente sulla riapertura dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza, inoltre, è stata disposta la riduzione della capacità ricettiva, pari ad un massimo di 40 bambini, con previsione di una lista di attesa in caso di domande in numero superiore ai minori posti disponibili.
Il servizio estivo non comporta nessun rincaro per i genitori: l’Amministrazione ha ritenuto infatti prioritario il mantenimento delle tariffe mensili a carico delle famiglie per la frequenza dell’Asilo Nido comunale, nonostante un incremento dei costi necessari per gli interventi di prevenzione e contenimento della diffusione del coronavirus, che rimangono a carico del Comune.