Focolaio alla Laserjet, consigliere leghista di Pojana: “non crocifiggete il manager”

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La Laserjet di Vicenza, sede di Poiana Maggiore

Patrik Fontana, consigliere leghista di minoranza di Pojana Maggiore, il comune dove ha sede, nella frazione di Cagnano, lo stabilimento della Laserjet, azienda di lavorazione metalli che negli ultimi anni si è espansa molto e dove è stato scoperto un nuovo focolaio di Coronavirus dopo che un manager è tornato da un viaggio di lavoro all’estero, esprime un’opinione sicuramente fuori dal coro difendendo l’imprenditore. Secondo quanto riportato dai media ma anche dallo stesso governatore leghista Zaia, che ha annunciato una nuova ordinanza lunedì 6 luglio, l’uomo ha accusato i sintomi tipici del Covid, ma pur avendo avuto un tampone positivo non è rimasto a casa partecipando invece a una cena, pare con dei politici, e a un funerale.

«Condanno la poca attenzione, ma io sto vicino a una grande azienda e a un grande uomo che ha fatto di Cagnano un polo produttivo importante invidiabile che accoglie centinaia di persone – scrive Fontana su Facebook -. Tutti pronti a puntare il dito ora senza conoscere la realtà dei fatti, un processo mediatico degno che fa concorrenza all’era del berlusconismo. Ci scordiamo sempre di quando abbiamo chiesto aiuto a quell’imprenditore, a quell’uomo che mai ha detto no. Io sto vicino ad un amico, ad un’azienda che ha reso grande il mio paese, la mia frazione, il mio territorio – aggiunge il consigliere comunale di Pojana -. Condanno la poca attenzione e osservanza delle direttive regionali ma non lascio solo chi ha aiutato il mio paese. Dovreste piuttosto chiedervi cosa ci facevano 120 persone ammassate in una cantina o tensostruttura, in piena emergenza Covid-19. Forse era campagna elettorale di qualche politico? Dove sono le 120 persone che hanno partecipato a questa cena?». Inutile dire che il suo post sta già facendo molto discutere sui social e la maggior parte delle persone critica la sua presa di posizione. Ma Fontana insiste sostenendo che non si conoscono ancora tutti i fatti ed è troppo presto per dare per scontato che tutto sia nato da un comportamento scorretto dell’imprenditore.

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