Non si placa l’onda lunga delle polemiche dopo il caso Fraron, cioè l’imprenditore di Sossano che tornando da Serbia e Bosnia senza rispettare la quarantena e andando a una cena e a un funerale pur avendo sintomi del Covid e il risultato positivo di un tampone, ha contagiato suoi collaboratori e dipendenti della Laserjet di Cagnano di Pojana, spaventando i veneti e il presidente Zaia per un nuovo focolaio di Coronavirus. A parte qualche voce fuori dal coro, molti criticano l’atteggiamento di Fraron, ma da giorni si discute molto anche sui politici presenti alla cena, mentre poco si parla del funerale. Tra di essi, oltre all’ex sindaco di Albettone e attuale consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Joe Formaggio, anche il sindaco di Noventa Vicentina Mattia Veronese, che è finito nel mirino della lista civica di opposizione “Noventa Attiva“. Ieri i consiglieri di questa lista hanno chiesto al sindaco di riferire sulla cena di Gambellara e di sospendere la sagra di San Luigi dal 10 al 14 luglio. Oggi Veronese risponde in una lunga nota e contraccando accusa “Noventa Attiva” di dire falsità sul suo conto.
«Con sconcerto e indignazione apprendo dai giornali che alcuni esponenti della lista di minoranza “Noventa Attiva” accuserebbero il sottoscritto di comportamento irresponsabile a seguito della quarantena alla quale mi sono sottoposto subito dopo aver ricevuto comunicazione dall’Ulss – afferma Veronese -. Sono accuse false e pretestuose, atteso che ho agito con correttezza nel rispetto delle procedure e dal 2 luglio non sono più uscito di casa, che vorrebbero dipingermi per la persona che non sono con l’unico obiettivo di screditarmi agli occhi dei miei cittadini. Da giorni sui social “Noventa Attiva” fomenta la polemica su quella cena a cui avrei partecipato con un centinaio di persone a Gambellara l’altro sabato. Ho già specificato a più riprese che quella è stata una cena in cui tutte le misure di distanza e precauzione erano state prese».
«Pur essendo sicuro della mia condotta non ho esitato a richiedere il tampone e da giovedì pomeriggio 2 luglio sono in isolamento fiduciario. Trovo disgustoso e vergognoso che un gruppo politico da giorni fomenti sui social accuse verso la mia persona addirittura ora arrivando a mettere il sospetto che il sottoscritto non stia seguendo la quarantena. Ho saputo che alcuni esponenti della lista “Noventa Attiva” sono andati in giro per il paese a chiedere a baristi e negozianti cose sul mio conto, magari mettendo insieme elementi confusi per imbastire una notizia falsa dal sapore amaro della calunnia. E nonostante abbiano saputo che non sono stato visto da nessuno dopo l’inizio della quarantena (sfido chiunque a dire il contrario!), scrivono e diffondono notizie secondo cui io non mi starei attenendo alle regole. Contemporaneamente a questo comportamento da caccia alle streghe e da Santa Inquisizione, ricevo dal consigliere di minoranza Romagna messaggi in cui mi si chiede collaborazione sui vari temi sociali e addirittura un incontro riservato tra noi. Si pensi che l’ultimo messaggio di richiesta incontro (che ho, ovviamente, declinato) l’ho ricevuto proprio sabato 4 luglio sera, quando il Consigliere è benissimo a conoscenza che sono in quarantena.
Come si può razionalmente chiedere un incontro dal vivo ad un soggetto in auto-isolamento e nello stesso tempo attaccarlo per condotta irresponsabile? Questo la dice lunga sul reale obiettivo, meramente politico, dell’azione di Noventa Attiva, in barba, questa volta sì, alle prescrizioni sanitarie».
«Ad ogni modo – conclude Veronese – per difendere la mia onorabilità e la mia immagine sto valutando l’opportunità di presentare un esposto contro chi tenta in modo subdolo di attaccare la mia persona».
Clicca qui se apprezzi e vuoi supportare il network VicenzaPiù