«O la Società Autostrade, una volta individuati i responsabili del crollo del Ponte Morandi e sostituiti, presenta un piano industriale dove dimostrano che, con i soldi dei pedaggi e delle altre entrate, fanno un recupero del tempo perduto sulle manutenzioni, oppure, per manifesta inadempienza gli si toglie la concessione». Così Dario Galli, ex viceministro leghista dello Sviluppo Economico a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24 ha risposto alla querelle che sta spaccando la maggioranza “giallorosa” in questi giorni, dopo che la Stampa ha riportato lo scoop che la gestione del Ponte Morandi sarebbe rimasta ai Benetton con il benestare della ministra delle Infrastrutture del PD De Micheli e la furia cieca del M5S.
Galli aggiunge: “Noi della Lega non stiamo né con i Benetton né contro i Benetton, chi gestisce le autostrade si porta a casa il monopolio di quel settore economico; in cambio di quello ci deve essere un’assoluta trasparenza di comportamento ma soprattutto un’adeguata indicazione di come quei soldi prelevati dai cittadini vengono reinvestiti, con una parte di guadagno che deve essere quella giusta. Non si può – conclude – avere il 50% di guadagno”.