Vaccini, l’on. Daniela Sbrollini e Alessandra Moretti (PD): “pericolose le parole di Salvini riguardo alla cancellazione della loro obbligatorietà”

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Sono pericolose le parole del leader della Lega Nord Matteo Salvini che dice di voler cancellare l’obbligatorietà dei vaccini. La campagna elettorale è cominciata e la Lega persevera nell’utilizzare contenuti demagogici. Non si specula facile consenso sulla salute dei cittadini, chi governa ha la responsabilità di costruire efficaci politiche per la salute pubblica ed il decreto Lorenzin è stato un provvedimento necessario e giusto. Il Partito Democratico starà sempre dalla parte della scienza, della verità e dalla parte della tutela della salute pubblica, soprattutto quella dei minori. Sono elementi imprescindibili per una forza politica che vuole candidarsi a governare un Paese. Mentre la destra dice di voler tornare indietro noi vogliamo andare avanti.

On. Daniela Sbrollini, Vicepresidente XII Commissione Affari Sociali e Sanità

Sui vaccini la Lega continua a mostrare il suo lato peggiore e irresponsabile. Le dichiarazioni, anzi le minacce, di Salvini di voler togliere l’obbligatorietà se dovessero andare al Governo sono da respingere con forza. Sulla salute dei nostri figli non si scherza“. È quanto afferma Alessandra Moretti, consigliera regionale veneta del Partito Democratico, prima firmataria lo scorso anno di una proposta di legge per la reintroduzione dell’obbligo vaccinale, commentando le dichiarazioni del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, “che hanno provocato anche la reazione degli alleati della coalizione di centrodestra. Fortunatamente c’è chi si smarca da questa follia. Dobbiamo sottolineare – prosegue la Moretti “come, grazie al decreto del Governo, seppur ammorbidito in corso d’opera, sia stata recuperata gran parte della ‘evasione’, raggiungendo in Veneto quei risultati di copertura vaccinale che non si erano mai visti in dieci anni di sospensione. Strizzando l’occhio per ragioni puramente strumentali ai no vax, a ottobre c’era il referendum sull’autonomia e ogni voto era buono per raggiungere il quorum, Zaia ha fatto una doppia figuraccia prima con il Consiglio di Stato e poi con la Corte Costituzionale che ha bocciato il ricorso contro l’obbligatorietà. La salute individuale e collettiva, specialmente delle fasce più deboli della popolazione come i bambini, è una questione troppo importante per diventare oggetto di mercato elettorale.”

Ufficio Stampa e Comunicazione Consiglio Regionale del Veneto