«La risposta del ministro Bonafede al question time al Senato appare deludente, burocratica ed elusiva. A fronte della gravita’ delle accuse lanciate dal relatore in Cassazione della sentenza Mediaset, che porto’ alla esclusione dal Parlamento del capo dell’opposizione, e a un inaccettabile vulnus democratico, il ministro fa lo struzzo e preferisce voltarsi dall’altra parte». Lo dichiara all’AGI il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin, ex componente laico del Csm, osservando che “e’ di lapalissiana evidenza che il potere disciplinare puo’ essere esercitato solo nei confronti dei magistrati in servizio -, ma – cio’ tuttavia non esclude che
sarebbe preciso dovere del ministro attivare i propri poteri ispettivi in merito a questa inquietante vicenda, che ha gettato un’ombra oscura sulla credibilita’ della magistratura italiana».
«La questione – conclude Zanettin -, puo’ infatti presentare profili giuridici anche diversi, e piu’ gravi, rispetto a quello strettamente disciplinare».