Coronavirus, Zaia proroga ordinanze anti-covid fino al 31 luglio: contagio in netta riduzione, ma rischio focolai

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Coronavirus: trovata 13b, molecola che blocca il motore. Primi test sui topi positivi (Il fatto quotidiano)
Coronavirus: trovata 13b, molecola che blocca il motore. Primi test sui topi positivi (Il fatto quotidiano)

Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha reiterato fino al 31 luglio 2020, integralmente e senza modifiche, le ordinanze anti covid della settimana scorsa. Nel testo della proroga è specificato che sulla base dei dati rilevati al 9 luglio da Azienda Zero la situazione del contagio da Coronavirus, registra 7 nuovi contagi rispetto al giorno precedente e n. 17 ricoverati positivi e 124 negativizzati, per un totale di 141 ricoverati, che erano 570 il 17 maggio 2020, oltre a 8 ricoverati in terapia intensiva tra positivi e negativizzati, su una disponibilità di posti di terapia intensiva di 464 posti base e un totale di 825 posti di terapia intensiva disponibili per contagio Covid-19, con conseguente evidente, ampia adeguatezza dell’offerta di strutture sanitarie pubbliche per far fronte ad ogni esigenza anche di fronte ad una non prospettabile, allo stato, ripresa del contagio, il quale, per contro, si presenta in netta riduzione pur a fronte delle rilevanti riaperture di attività economiche e di ripresa di movimentazione sociale avvenute a partire dal 4 maggio 2020, come risulta anche dal numero di soggetti attualmente positivi in netto calo, pari a 392, ammontanti a 8601 unità il 30 aprile 2020, e 1110 in isolamento domiciliare.

Rilevato che il rapporto sull’andamento della situazione epidemiologica sul territorio regionale esprime una valutazione relativa all’aumento di trasmissione ed attuale impatto sui servizi assistenziali di fascia “moderata”, con Stima di Rt puntuale (su data inizio sintomi) pari a 1,63 ed attesta: sebbene le misure di lock-down in Italia abbiano permesso un controllo efficace dell’infezione da SARS-CoV-2, persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti.

Il numero di nuovi casi di infezione Coronavirus brimane nel complesso contenuto. Questo avviene grazie alle attività di testing-tracing-tracking che permettono di interrompere potenzialicatene di trasmissione sul nascere. La riduzione nei tempi tra l’inizio dei sintomi e la diagnosi/isolamento permette una più tempestiva identificazione ed assistenza clinica
delle persone che contraggono l’infezione.

La situazione Coronavirus descritta in questo report, relativa prevalentemente alla terza fase di transizione, è complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta relativi alla
trasmissione. Al momento i dati confermano il mantenimento della fase di transizione
con le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/PPAA.

È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali, continuare a
rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca
attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati,
la quarantena dei loro contatti stretti.

Queste azioni sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche.


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