Da una parte il presidio delle associazioni partigiane, dall’altra la commemorazione neofascista e in mezzo uno schieramento imponente di forze di polizia per tutta la città di Schio. Ma al centro c’è sempre da 75 anni quell’Eccidio nella notte del 7 luglio 1945 durante la quale furono uccisi a guerra finita i fascisti reclusi nel carcere scledense.
Dopo gli scontri dello scorso 7 luglio, domenica 12 in piazza Rossi c’è stata di nuovo tensione, ma alla fine tutto si è svolto regolarmente. “La riabilitazione del fascismo operata da alcune sigle politiche non ha nulla a che fare con il giusto ricordo dei parenti delle vittime“, spiegano i rappresentanti Anpi.
Nel frattempo dalla fazione opposta sono andati in scena onori militari, saluti romani e vessilli della Repubblica sociale portati dai manifestanti, rigorosamente vestiti di nero, ripresi anche dalle telecamere della tg regionale della Rai (video sopra).
Ma la polizia, a differenza del corteo partigiano, ha allontanato la troupe dei giornalisti per motivi di sicurezza.
Niente interviste ai fascisti.
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