Il tema dei nuovi focolai di Coronavirus torna a preoccupare il presidente della Regione Luca Zaia, dopo il caso Laserjet. A livello nazionale il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato oggi di aver allargato la lista dei Paesi “proibiti”.
Abbiamo aggiunto Serbia, Montenegro e Kosovo alla lista dei Paesi a rischio. Chi vi è stato negli ultimi 14 giorni ha il divieto di ingresso e transito in Italia. Nel mondo l’epidemia è nella fase più dura. Serve la massima prudenza per difendere i progressi fatti finora.
— Roberto Speranza (@robersperanza) July 16, 2020
Ma il presidente Zaia in un comunicato usa comunque parole forti e chiede al governo l’applicazione del piano di Salute pubblica e se necessario nuove norme ad hoc. «Sta succedendo quello che si sperava non accadesse, ma che avevamo a più riprese paventato potesse essere un grave pericolo – spiega – i cittadini stranieri rappresentano il focolaio più grande registrato in Veneto dalla fine del lock down, con decine di positivi e numeri che possono ancora crescere. In questa situazione già preoccupante, si verificano poi vere e proprie gravissime illegalità, con positivi asintomatici che si rendono irreperibili ai controlli. Vanno assolutamente fermati».
«Di qualsiasi nazionalità siano, quale che sia il mezzo di trasporto utilizzato, da qualsiasi area provengano – aggiunge Zaia – mi chiedo come mai non si provveda immediatamente al controllo e, se necessario, al fermo alla frontiera di queste persone, utilizzando le leggi vigenti o, qualora indispensabile, approvando con assoluta urgenza norme specifiche. Esiste un Piano di Sanità Pubblica che va fatto rispettare ad ogni costo, nell’interesse delle stesse persone infette e dell’intera comunità civile, perché se c’è un modo per far tornare Covid-19 è proprio quello di permettere ai positivi di girare indisturbati, mentre vanno fermati».
«Mi chiedo ad esempio – aggiunge il Presidente – quali test si facciano e come siano fatti all’arrivo degli immigrati provenienti dal Nordafrica, sia allo sbarco che successivamente. In presenza di una situazione come questa si deve arrivare a pensare anche a un blocco totale, perché la solidarietà è sacra e inviolabile, ma la salute pubblica vale di più». Il governatore leghista torna quindi ad attaccare gli immigrati, dopo la conferenza show di qualche giorno fa con il tampone in diretta.
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