Castelli dopo polemica su ristoratori a Post: ho detto altro. VicenzaPiu.com: vero e rispondeva a collega Rai 2 che forzava conclusioni su un’intervista

125
On. Laura Castelli Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze su Post (Rai 2)
On. Laura Castelli Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze su Post (Rai 2)

Dispiace constatare, scrive, sul suo profilo Facebook, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli replicando alle polemiche sulle sue affermazioni di ieri su Post a Rai 2 riguardo ai ristoratori, che, pur di attaccare il Governo, alcuni giornali non facciano altro che inventare e fomentare notizie inesistenti, assumendosi anche la responsabilità di generare conflitti sociali. 
In questa fase delicata, segnata dalla pandemia, titoli come quello de Il Tempo, che dicono l’opposto di quella che è la realtà dei fatti, rischiano di creare panico. 
Non è corretto sfruttare la sofferenza delle persone, per vendere, forse, qualche copia in più. C’è bisogno di responsabilità, da parte di tutti. 
Ed è quello che, come Governo, stiamo facendo sin dall’inizio, monitorando le difficoltà quotidiane e intervenendo, passo dopo passo, per dare supporto a cittadini e imprese, con strumenti straordinari che vanno dalla cassa integrazione al credito d’imposta per gli affitti, dai contributi a fondo perduto ai bonus per le partite iva, dai congedi straordinari ai contributi per asili nido e centri estivi, solo per citarne alcuni. 
Alle misure già approvate, per un totale di 80 miliardi con i Decreti Cura Italia e Rilancio, si aggiungeranno quelle che potremo adottare dopo l’ulteriore scostamento di 20 miliardi e che, prevedranno, come dico da sempre, ulteriori sostegni alle filiere più colpite, a partire da quella del turismo e della ristorazione, che stanno pagando il prezzo più alto.
Nel contempo, però, è dovere nostro, e di tutta la politica, pensare anche a medio termine, ossia aiutando sin d’ora gli imprenditori che intendono farlo a muoversi verso nuovi modelli di attività. 
Ce lo impone il quadro economico provocato dal Covid, che ha inciso su bisogni e abitudini degli italiani. Negarlo, o fare finta di non capirlo, significa voler prendere in giro tutti gli imprenditori”.

Il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, poi aggiunge che “questo è quello che ho veramente detto sul tema, e la citazione del ristorante, ovviamente, è un esempio e non un attacco alla categoria, come strumentalmente qualcuno ha voluto far intendere: 
Nel Rilancio, lo voglio ricordare, sugli affitti, sulle bollette, sul fondo perduto sono state date misure importanti. E guardate che dall’estero ce lo riconoscono. Poi non è abbastanza, facciamo un altro scostamento di 20 miliardi a breve, dove rifinanzieremo quello che serve per la cassa integrazione e in più degli aiuti. Però mi faccia dire una cosa, questa crisi ha spostato la domanda e l’offerta. Le persone hanno cambiato il modo di vivere e bisogna tenerne conto, bisogna aiutare le imprese e gli imprenditori creativi a muoversi sui nuovi business che sono quelli che sono nati. Ci possiamo dire che sono nati? Sono processi di lungo termine, ma se una persona decide di non andare più a sedersi al ristorante, bisogna aiutare l’imprenditore a fare magari un’altra attività, a non perdere l’occupazione e va sostenuto anche nella sua creatività, che magari ha visto che c’è un nuovo business che può affrontare. Io credo che negare il fatto che questa crisi abbia cambiato la domanda e l’offerta di questo Paese, proprio in termini macroeconomici, sia un errore. Vanno aiutate le imprese. Sposteremo alcune scadenze, come quelle di settembre, per recuperare quello che era stato sospeso, abbiamo sospeso 13 miliardi di tasse e cancellato una rata dell’IRAP, una parte dello scostamento servirà anche per cancellare alcune tasse che gli italiani non pagheranno più”.

Per correttezza da cronista noi, che abbiamo assistito ieri era a Post di persona, non possiamo non confermare la versione di Castelli.

Che, poi, si possano interpretare in un modo o nell’altro le parole del viceministro pentastellato ci sta ma è anche doveroso completare il racconto dei fatti con ricordando che un collega di Rai 2 subito prima delle affermazioni criticate aveva intervistato in diretta lungo i Navigli un esercente del commercio.

Alla domanda se col decreto semplificazione fosse cambiato qualcosa (cosa peraltro impossibile in poche ore dalla sua approvazione) il piccolo imprenditore sottolineava e ribadiva le difficoltà legate alle vecchie procedure che si vorrebbero semplificare, ma il collega ne sintetizzava la risposta chiudendo il collegamento così: “l’imprenditore conferma che nulla è cambiato…“.

Da lì il commento di Castelli.