Giunta veronese e FdI contro discriminati per orientamento sessuale, da Asproso e opposizioni mozione a loro tutela a Vicenza

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Omosessuali discriminati
Omosessuali discriminati

Speravamo, scrive il consigliere comunale di Coalizione Civica Vicenza Ciro Asproso a nome di tutti i consiglieri di opposizione, che non fosse necessario presentare una Mozione per riaffermare la necessità di approntare una specifica tutela, a favore di coloro che vengono discriminati o fatti oggetto di violenza, a causa del loro orientamento sessuale.

Isabella Sala e opposizioni (a sx Raffaele Colombara, a dx Ciro Asproso e Ennio Tosetto)
Isabella Sala e opposizioni (a sx Raffaele Colombara, a dx Ciro Asproso e Ennio Tosetto)

Purtroppo le determinazioni della Giunta veronese e le analoghe iniziative di Fratelli d’Italia in numerose città italiane, ci impongono una presa di posizione netta e inequivocabile a favore dei diritti civili per i discriminati, che speriamo possa essere sostenuta anche da molti consiglieri comunali di maggioranza.

Ecco la nostra Mozione diretta a sostenere l’approvazione della proposta di legge in materia di violenza o discriminazione per motivi di sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere.
Premesso che:

La Fundamental Rights Agency (FRA), secondo un aggiornamento risalente al 2015, ha stabilito che sono già 20 gli Stati dell’Unione Europea che nei loro Ordinamenti contemplano e puniscono i crimini d’odio, commessi in ragione dell’orientamento sessuale della vittima. Tra questi, vi sono 15 Stati membri che hanno introdotto delle aggravanti ai reati comuni, in ragione delle medesime ragioni di vulnerabilità, e 8 che puniscono in maniera specifica i crimini commessi in ragione dell’identità di genere.

Secondo i dati forniti da “Ilga Europe”, sono 28 gli Stati del Consiglio d’Europa a fornire tutela contro i crimini commessi a causa dell’orientamento sessuale e 20 di essi anche in ragione dell’identità di genere.

La direttiva UE 29/2012 ha incluso l’espressione di genere, l’identità di genere e l’orientamento sessuale fra le caratteristiche personali degne di protezione in ragione della particolare vulnerabilità di chi ne è portatore o portatrice.

Il Parlamento europeo, già nel 2006 e successivamente nel 2012, ha invitato gli Stati membri dell’Unione a garantire l’effettiva protezione di lesbiche, gay, bisessuali e trans gender dai comportamenti omofobi di incitamento all’odio ed alla violenza, anche mediante il ricorso a sanzioni penali.

La giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani si è fatta, negli anni, assai stringente in ordine alla necessità di approntare una tutela specifica nei confronti delle vittime di discorsi e comportamenti incitanti all’odio, consentendo limitazioni anche al diritto di espressione (Vejdeland ed altri c. Svezia-09.02.2012).

Sempre la Corte Europea dei Diritti Umani, il 14.01.2020, non solo ha affermato la legittimità di una legislazione penale che sanzioni gli atti e i discorsi d’odio ai danni delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali, ma ha condannato lo Stato coinvolto per non aver predisposto idonee misure di contrasto (Beizaras e Levickas c. Lituania).

La Convenzione di Istanbul obbliga l’Italia alla criminalizzazione di condotte sessiste costitutive di fattispecie di violenza, ovvero lesive di diritti fondamentali, e discriminatorie nel senso precisato dalla Convenzione medesima.

Purtroppo anche in Italia, i fenomeni legati alla diffusione dell’odio, di istigazione alla discriminazione e alla violenza per ragioni di genere, orientamento sessuale ed identità di genere – dato il considerevole numero degli episodi registrati e vista la crudezza degli stessi – rappresentano una vera e propria emergenza nazionale.

Le rilevazioni riguardanti tali eventi criminosi risentono di un fenomeno di sottostima che è dovuto alla decisione di non denunciare ingiurie, maltrattamenti, percosse, furti e ricatti, per la paura di dover essere costretti a rivelare una condizione personale che ancora oggi è fatta oggetto di stigma sociale.

Considerato che:

È stato depositato in Commissione Giustizia, presso la Camera dei Deputati, il testo unificato delle proposte C.107 (Boldrini e altri), C.569 (Zan e altri), C.868 (Scalfarotto e altri), C.2171 (Perantoni e altri) e C.2255 (Bartolozzi), tenuto conto delle risultanze delle audizioni che si sono svolte dinanzi alla Commissione Giustizia nelle sedute del 18.02.2020 e del 21, 26 e 27.05.2020, nonché dei documenti pervenuti e degli esiti della discussione generale sulle proposte di legge abbinate.

La proposta di legge ha l’obiettivo di prevenire e contrastare l’insorgere di condotte discriminatorie e violente motivate dal sesso, dal genere, dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere nel rispetto degli artt. 2, 3 e 21 della Costituzione.

Al fine di realizzare l’obiettivo di prevenire e contrastare l’insorgere di fenomeni di discriminazione e violenza misogina e omotransfobica, la proposta di legge realizza un intervento integrato:

In particolare, gli articoli 1  e 2 della proposta di legge modificano i testi degli articoli 604 bis e 604 ter del Codice Penale estendendo la disciplina ivi prevista alle condotte “fondate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”;

La proposta di legge, oltre all’intervento in materia penale, prevede anche l’adozione di specifiche azioni positive volte ad articolare concrete politiche di promozione della pari dignità sociale e dell’inclusione delle persone LGBT+ nonché azioni di sostegno a favore delle vittime di reato e, più in generale, delle persone che si trovino in condizione di particolare vulnerabilità in ragione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere;

Appare dunque di primaria utilità ed importanza attuare una vasta campagna di mobilitazione socio-culturale, tesa a realizzare un esito positivo per la proposta normativa in fase di discussione.

Tutto ciò Premesso e Considerato questo Consiglio comunale, valuta positivamente le iniziative parlamentari volte a contrastare ogni forma di violenza e discriminazione misogina o omofoba e

IMPEGNA IL SINDACO A:

Predisporre una campagna comunicativa e socio-culturale per contrastare i fenomeni di sessismo, omofobia e di trans fobia;

Adottare tutte le iniziative – anche mediante il coordinamento con le associazioni e gli organismi di settore – destinate a sensibilizzare l’opinione pubblica verso una cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna di atteggiamenti sessisti, omofobici e trans fobici.

 

Ciro Asproso

Otello Dalla Rosa

Cristina Balbi

Raffaele Colombara

Alessandro Marchetti

Alessandra Marobin

Sandro Pupillo

Giovanni Rolando

Isabella Sala

Giovanni Selmo

Cristiano Spiller

Ennio Tosetto