Nel periodo del lock down, quegli ottantacinque giorni in cui il nostro Paese si è fermato, il sistema Confartigianato Imprese Veneto, forte della sua capillare presenza nel territorio con 7 associazioni provinciali federate, oltre 140 sportelli e 1400 esperti, ha intensificato la sua azione quotidiana di tutela e rappresentanza degli interessi non solo nei confronti dei circa 50.000 soci ma per tutti gli imprenditori che ne hanno avuto bisogno. “Dal 24 febbraio al 18 maggio 2020 -racconta in un comunicato con un pizzico di orgoglio il Presidente Agostino Bonomo- il nostro sistema ha messo in campo 2,8 milioni di “azioni concrete”. Una vicinanza fatta di assistenza, consulenza e aiuto costante, autorevole, responsabile e tempestivo dedicato agli imprenditori veneti. 2.650.000 le telefonate, email, contatti web avuti nei due mesi e mezzo, 17.300 le istruttorie di indennità e linee di credito processate (contributi a fondo perduto, indennità lavoro autonomo, congedi parentali, bonus babysitter, reddito di emergenza, etc), 133.000 consulenze tributarie, ambiente e sicurezza, gestione personale, 6.600 partecipanti a 88 webinar, 130 incontri istituzionali (Prefettura, Provincie, Comuni, Cciaa, Forze dell’Ordine)”.
“Sono numeri incredibili -prosegue il Presidente-. Ogni nostro socio ci ha contattato, in media, una volta ogni due giorni. Una mole di lavoro garantita tra l’altro, con molto personale in smartworking e, di persona, solo per appuntamento. Una vera impresa resa possibile da un mix tra un messaggio unico e condiviso a livello regionale, che ha portato coerenza e chiarezza comunicativa in termini di assistenza puntuale e informazione responsabile e una serie straordinaria di iniziative messe in campo dalle Associazioni provinciali per rafforzare il senso di unione tra l’associazione e gli artigiani, come campagne sulla sicurezza, campagne social con hashtag dedicati per il sostegno delle diverse categorie, organizzazione di webinar informativi, creazioni di raccolte fondi, riconversione di produzione per creazione dispositivi di sicurezza”.
“Unità, responsabilità e solidarietà sono stati i principi portanti della nostra azione. Ora, di fronte alle incertezze autunnali, serve un mix di capacità tattica e di guardare lontano. Serve -conclude Bonomo- continuare a fare sistema rimanendo punto di riferimento per informazioni, consulenze e interpretazioni di norme guardando all’interesse generale senza cadere in facili strumentalizzazioni, proponendo soluzioni rispetto ad un ambientalismo positivo come l’occasione data dal 110%. Una iniziativa che lega l’interesse generale alla sostenibilità ambientale a quello particolare di ogni cittadino di risparmiare. Rilanciando una stagione di collaborazione con i Comuni soprattutto quelli più piccoli che vanno aiutati a collaborare tra loro”.