Al via il restauro dell’edicola cinquecentesca alla base della torre Bissara

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Nei giorni scorsi è stato allestito il cantiere per procedere con il restauro dell’edicola cinquecentesca in pietra alla base della torre Bissara e che accoglie la lapide e la corona per i caduti del 1848.

Verrà dato, in tal modo, il dovuto decoro a un luogo simbolico, in piazza dei Signori, dove si svolgono cerimonie commemorative.

L’intervento, per il quale l’assessorato ai lavori pubblici ha previsto una spesa di 20 mila euro, sarà eseguito dalla restauratrice Monica Endrizzi di Casale sul Sile (Treviso) e si concluderà presumibilmente entro il 9 agosto, se le condizioni meteorologiche lo consentiranno.

Il progetto di recupero, redatto dalla restauratrice Patrizia Toson con il via libera della Soprintendenza, prevede la completa pulitura delle superfici, la rimozione delle rabberciature in cemento e dell’intonaco ammalorato, il consolidamento delle superfici in pietra, la stuccatura, l’applicazione di nuovo intonaco, la pulitura e il consolidamento dello stemma.

Anche la lastra commemorativa sarà restaurata con la ricostituzione delle lettere.

Infine, la corona d’alloro in bronzo, donata da Trieste a Vicenza in memoria del caduti del 1848, sarà ripulita dalle incrostazioni e trattata con prodotto anticorrosivo.

L’edicola venne edificata a ridosso della torre Bissara nel 1531. È realizzata in pietra di Chiampo e calcare dei colli Berici. La lapide che ricorda i moti del 1848 è stata inserita nella specchiatura fra le due colonne nel 1868.

L’ultimo restauro risale al 2002, quando in occasione di interventi di consolidamento statico della torre sono state eseguite alcune mascherature in calce, poi dilavate dalle piogge.

Oggi risultano particolarmente degradate le cornici del timpano, il capitello sotto l’architrave, le lettere della lapide e la corona bronzea. Sono stati rilevati, in particolare, problemi di distacco degli intonaci e presenze di muschi.