Tempi duri, quelli per l’economia mondiale. All’indomani della crisi Covid-19, non c’è settore che non abbia registrato cali e in alcuni casi drammatiche conseguenze. In questo senso indicativo è il crollo del prezzo del petrolio, ai minimi storici, ma anche il ridimensionamento che alcune delle principali multinazionali del mondo hanno dovuto subire. Allargando la prospettiva alle economie nazionali, il dramma è amplificato. Si pensi che in Italia il PIL subirà, secondo le stime, flessioni per il -12,5%, come non accadeva dal 1995. Una situazione spinosa, per un Paese che ha crescita zero da circa un ventennio.
Tutti i settori italiani sono in difficoltà. Tra questi spicca il gioco d’azzardo, quantomeno nella sua filiera fisica. Il Coronavirus ha rappresentato le idi di marzo per un settore che negli ultimi anni è stato percosso a più riprese dalle istituzioni e dal Governo. Prima il Decreto Dignità, poi l’aumento del PREU, salito alle stelle in poco meno di un triennio. Infine il Covid-19, che ha dato il colpo di grazia alle entrate di gioco. Le perdite, secondo le ultime proiezioni, superano il 20%. Parziale contentino viene dall’online, in crescita di popolarità, se non altro. I casino Italia, quelli che cioè catalizzano le attenzioni di oltre tre milioni di giocatori italiani, hanno aumentato le loro percentuali di accesso e più in generale vissuto un bimestre d’oro a cavallo tra aprile e maggio, mantenendo ottimi risultati per tutto giugno e candidandosi così a veri mattatori del gambling italiano per tutto l’anno 2020.
Numeri positivi che però non oscurano il vero dramma, quello dell’effetto pandemia sul mercato mondiale del gaming: il 2020 sarà per sempre ricordato come quello più pesante e fallimentare dal punto di vista economico. L’H2 Gambling Capital, società leader nel mondo delle stime e delle proiezioni nell’universo dell’azzardo, ha stimato il totale del fatturato delle aziende di gambling nel 2020. La cifra non dovrebbe superare i 358 miliardi di euro, con un calo vistosissimo del -24,4% rispetto alle previsioni ante-Covid. Rispetto al 2018, le perdite sono del -20,8%.
L’H2 ha illustrato le proiezioni nel corso dell’iGB Live Online, facendo luce anche sulle quote di gioco d’azzardo online per le vincite lorde globali del 2020: le previsioni superano il 18% per il prossimo futuro, grazie anche ad attesi sviluppi tra Giappone e USA. Ulteriori aggiornamenti sono attesi per la seconda metà dell’anno. La quota online avrebbe buone possibilità di sfiorare il 20% ma non prima del 2025. Ciò equivarrebbe a una vincita lorda online di ben 108 miliardi di dollari, tra un lustro. Prima del Covid-19 le stime parlavano di poco meno di 90 miliardi di euro. Un passo verso il futuro, grazie al Coronavirus, è stato compiuto.