Il Governo è al lavoro anche oggi sul dl Agosto – il nuovo decreto-manovra da 25 miliardi con misure per il lavoro, la scuola, il fisco e gli enti locali – atteso domani in un Consiglio dei ministri online ma l’appuntamento potrebbe slittare. Nella maggioranza continuano ad esserci frizioni su alcuni punti chiave: ieri, nel corso di una riunione a Palazzo Chigi, sul rinnovo della sospensione delle causali per i contratti a termine – in deroga al decreto Dignità – i 5 stelle hanno provato a fare muro, mentre Pd e Italia viva volevano estendere la sospensione fino al 2021.
Il compromesso raggiunto prevede lo stop alle causali fino al 31 dicembre 2020, mentre sul blocco dei licenziamenti – altra misura che dovrebbe entrare nel dl – non c’è intesa: qui i due fronti sono dem e renziani contrapposti alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo (M5s), con i primi che vorrebbero estendere la misura solo fino al 15 ottobre, quando terminerà anche lo stato di emergenza, mentre la seconda vuole il blocco per tutto il 2020.
Il nodo non si è ancora sciolto, lasciando in sospeso la discussione anche su alcune novità, come il fondo da 2-3 miliardi per gli sconti – purché il pagamento sia effettuato tramite Pos – su elettrodomestici, abbigliamento, arredamento e consumi al ristorante. L’Esecutivo è al lavoro anche per introdurre misure a favore dei ristoratori, come un bonus “filiera italiana” (fino a 5mila euro) per chi deciderà di acquistare prodotti Made in Italy, e la proroga dell’esenzione della Tosap fino al 31 dicembre. Come detto, domani è previsto il Consiglio dei ministri per varare il decreto, ma c’è l’ipotesi rinvio. Nel frattempo, stamattina alle 9.30 Giuseppe Conte ha presieduto un nuovo tavolo politico, che potrebbe essere determinante per chiudere i capitoli rimasti aperti.
L’evoluzione delle discussioni sul dl agosto all’interno e all’esterno del governo (fonte Publici Policy)
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