Ragazzo preso per il collo in centro, sit in associazioni: “numeri identificativi forze dell’ordine e raccolta fondi”

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Sit in questa mattina a Vicenza dove si è tenuto il processo per direttissima nei confronti del ragazzo che lunedì sera è stato bloccato con una presa al collo da un poliziotto tra via Roma e piazzetta De Gasperi in pieno centro a Vicenza, davanti ai suoi amici choccati che hanno ripreso la scena in un video.

Oltre al centro sociale Bocciodromo era presente con un sit-in di protesta anche l’associazione Welcome Refugees e Globalproject, che da subito aveva annunciato una mobilitazione contro il gesto del poliziotto e a sostegno del ragazzo cubano: “Siamo al presidio davanti al tribunale di Vicenza, in solidarietà a denis il ragazzo fermato e bloccato per il collo dalle Forze dell’ordine. Siamo qua per chiedere che vengano fermati e condannati gli abusi in divisa , oltre a richiedere l’inserimento dei numeri identificativi per le Ffo”.

I ragazzi dell’associazione hanno letto anche l’articolo di Ilaria Cucchi uscito oggi su La Stampa in cui la sorella di Stefano Cucchi, morto dopo aver subìto un pestaggio da parte proprio delle forze dell’ordine, attacca il questore di Vicenza che ha difeso il poliziotto negando il razzismo e parlando di un problema di “educazione”. Ilaria Cucchi ha ricordato anche la vicenda del ragazzo picchiato sempre a Vicenza durante una partita di calcio.

“In attesa dell esito del processo – aggiunge l’associazione Globalproject – è stato lanciato un crowdfounding di raccolta fondi per aiutare la famiglia per le spese legali e una serata di sensibilizzazione e informazione sugli abusi di potere delle forze dell’ordine”.

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