Vicenza, Italia Viva con Sbrollini presenta i candidati: “alternativa a destra e sinistra, no a linguaggio d’odio”

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Daniela Sbrollini presente candidati di Vicenza per Italia Viva
Daniela Sbrollini presente candidati di Vicenza per Italia Viva

Questa mattina, parzialmente bagnata dalla pioggia, si è tenuta l’inaugurazione della sede elettorale di Daniela Sbrollini, senatrice ex PD candidata alla presidenza del Veneto con Italia Viva, lista sostenuta da Civica per il Veneto, Partito Repubblicano e Partito Socialista, assieme al vicepresidente della Camera Ettore Rosato, in piazza delle Erbe 12 a Vicenza, l’unica sede che verrà aperta in Veneto.

Nell’occasione sono stati presentati i 9 candidati vicentini: Andrea Chimetto, Francesca Carli, Maurizio Scalabrin, Eleonora Berno (la più giovane candidata in assoluto in queste elezioni, con i suoi “quasi 19 anni”), Luca Fantò, Gianni Castellan, Roberta Lievore, Carlotta Belloni e Stefania Bizzotto. Alcuni hanno già avuto esperienze in politica, altri no, data la giovane età, altri hanno deciso di scendere in campo per i figli, per il futuro, per una programmazione a lungo termine delle politiche in Veneto.

“Futuro” in effetti è una parola che è tornata spesso durante la conferenza. Si è parlato molto di giovani, di Europa, di “alzare l’asticella” per sfruttare meglio le potenzialità del Veneto come motore trainante a livello economico, turistico, industriale, che possa competere anche con Paesi Europei. Un’altra è “alternativa”, che viene intesa anche come sinonimo di “autonomia”. “Siamo favorevoli ad un’autonomia del Veneto che preveda meno tasse per i cittadini – ha spiegato Daniela Sbrollini – ma siamo autonomi anche nel senso di essere alternativi sia a una destra che ha governato la Regione per 25 anni, sia a una sinistra che in 25 anni di opposizione ha fatto crescere gli avversari senza costruire un programma, un’alternativa di governo, e che adesso è a trazione populista, cioè 5Stelle”.

Questo è un nodo cruciale di questa candidatura, che vuole essere, spiegano gli esponenti locali di IV,  la prima pietra per costruire anche a Vicenza un’alternativa sia al centrodestra che al centrosinistra, in vista delle elezioni del 2023, e che potrebbe avere ripercussioni o se non altro chiavi di lettura anche a livello nazionale. Italia Viva infatti fa parte dell’attuale maggioranza che comprende anche PD e 5Stelle, ma dalle parole di Daniela Sbrollini e soprattutto di Ettore Rosato, per quanto sostengano di “ripudiare il linguaggio d’odio e di voler dialogare con tutti”, traspare molta insofferenza per questo governo e l’alleanza con il “populismo” grillino sembra mal digerita (anche se a suo tempo fu benedetta da Renzi, che nei prossimi giorni sarà a Vicenza per la campagna elettorale).

“Se i risultati elettorali saranno molto negativi per le attuali forze di maggioranza – spiega Rosato – ci potrebbero essere ripercussioni anche sulla tenuta di questo governo, già traballante ora”.

Ma perché, dato che, come ammette lo stesso Rosato, “Zaia non è facile da battere”, Italia Viva non ha aderito alla coalizione di centrosinistra che candida il civico Lorenzoni?

“Perché non hanno costruito un vero programma comune, una vera alternativa” spiega Rosato, che accusa sostanzialmente il PD di aver improvvisato, anche sulla scelta del candidato. Nei contenuti non sembra però ci sia molta differenza con PD e 5Stelle, se per esempio uno dei candidati paragona la Pedemontana alla Salerno-Reggio Calabria, citando indirettamente un articolo del Mattino a sua volta citato da Lorenzoni. Ma nessuno si sente sconfitto in partenza “puntiamo al 15%” dice Rosato tra il serio e il faceto.

Italia Viva

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