Recovery Fund, le richieste delle province italiane: dalla scuola alle infrastrutture

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Luca Menesini, rappresentante dell’Unione delle Province d’Italia, è stato audito questa mattina dalla commissione Bilancio del Senato sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund. “Noi pensiamo che questo rilancio debba avvenire con il coinvolgimento di tutto il sistema istituzionale del Paese – ha detto -. La ripresa del nostra Paese può avvenire anche con una grossa infrastrutturazione digitale. Noi come Province abbiamo anche la competenza delle scuole, e sappiamo quanto il digitale, in ambito scolastico, sia stato a macchia di leopardo. Quindi, è necessario un grande investimento sul tema digitale”.

“Ci preme segnalare la necessità di intervento sulle infrastrutture stradali – ha aggiunto -. Ci riferiamo alla rete stradale: sono molti i chilometri di competenza delle Province, e sono molte le strade provinciali di scorrimento sul territorio nazionale che permettono ai cittadini di raggiungere luoghi di vacanza e di lavoro. L’altra necessità è l’infrastruttura dei ponti. Un tema che è diventato centrale dopo l’evento del Ponte Morandi, e una ricognizione a livello nazionale ha portato a dei fabbisogni estremamente significativi”.

“Quando parliamo di interventi sulla scuola – ha detto ancora il presidente delle province italiane – noi ci riferiamo sia a interventi legati alle nuove costruzioni che all’efficientamento energetico, alla digitalizzazione, alla progettazione, alla messa in sicurezza antisismica e all’adeguamento alla normativa antincendio. Su questo, i progetti e le schede che oggi lasciamo alla commissione hanno una cubatura totale di circa 11 miliardi. Questo è il censimento che noi abbiamo fatto a livello nazionale, come Province e Città metropolitane”.

“Sulla viabilità stiamo parlando di 122mila chilometri di rete viaria, e circa 40mila ponti. Su questo abbiamo un ritardo di manutenzione dovuto a quello che è successo alle Province dal 2010 in poi. Noi vorremmo ridare alle strade di tutti i cittadini un’adeguata manutenzione. Per fare questo è necessario un intervento che ruota intorno ai 7 miliardi”.

“Sulla transizione tecnologica e il potenziamento delle capacità tecnologiche della Pa, la specializzazione che possono avere le Province sugli aspetti della stazione unica appaltante e dell’Ufficio di progettazione è estremamente importante – ha proseguito Menesini – e garantisce un adeguato livello di sviluppo su tutto il territorio nazionale”.

“Le Province propongono di creare 100 Centri di competenza – ha concluso il rappresentante delle province italiane – nei quali concentrare professionalità altamente specializzate, in grado di fornire, sia a livello territoriale che nazionale, indirizzi, programmi e progetti di sviluppo ed investimento”.