Il collega Luca Mattioli, dopo Volleyball.it, il magazine web di riferimento in Italia diretta da Luca Muzzioli, rilancia le polemiche sulla Supercoppa di pallavolo femminile di A1 a dir poco “scivolosa” in piazza dei signori a Vicenza dalle “pagine” di La Voce di Novara, testata associata ad Anso come il network ViPiù che aveva già parlato della sfortunata edizione vicentina disputata a 20 anni di distanza dalla quella giocata e vinta sempre a Vicenza proprio da parte dell’allora top team della città, presieduto dal nostro direttore, club distrutto come tante altre realtà di eccellenza sono state qui distrutte dall’insipienza e dalle “malvagità” di chi gestisce, male, questa splendida terra.
Non a caso la conquista di questo trofeo prestigioso, che allora issava il club addirittura sulla cima dell’Europa (vi prendevano parte il club campione d’Europa, quello vincitore, Vicenza appunto, della Confédération Européenne de Volleyball (CEV) Cup, il top team dell’A1 e la detentrice della Coppa Italia) è stata dimenticata dal sindaco Francesco Rucco, dall’assessore Matteo Celebron e dal presidente camisanese (meglio chiamarlo così, non ce ne voglia Camisano dove è nato, per non associargli tutta Vicenza furi dai nostri confini… provinciali) di Legavolley rosa, Mauro Fabris, della Supercoppa .
Ecco, quindi, come Luca Mattioli ci informa da Novara come Vicenza e Fabris non ci abbiano fatto una gran bella figura anche… in Polonia: un danno certo all’immagine di Vicenza dove sindaco e assessore al commercio si sollazzano a pensare di fare bella figura con sovranisti e nostalgici di Mussolini proibendo i kebab invece che le superficialità organizzative e le carenze di visione.
Igor Volley, i “malumori” per la Supercoppa sono giunti anche in Polonia
Il disappunto della “igorina” Smarzek mentre per il presidente della Lega Volley Mauro Fabris la due giorni di Vicenza è stata un successo televisivo.
… a tenere in qualche modo banco sono, a una settimana ormai di distanza, le polemiche legate all’organizzazione della “Supercoppa”.
Nel mirino, tanto per cambiare, è finito ancora una volta il presidente della Lega Volley Femminile Mauro Fabris. Il diretto interessato, però, proprio a un quotidiano della città che ha ospitato la manifestazione ha rilasciato un’intervista dove si è dichiarato pienamente soddisfatto di come sono andate le cose, anche dal punto di vista televisivo, con la finale fra Conegliano e Busto Arsizio (trasmessa domenica sera sui Rai Due) che ha fatto registrare uno share superiore al 4%: «Ci vogliono dieci giornate di campionato – ha detto tra l’altro Fabris – per raggiungere i numeri toccati in questa occasione».
A criticare le decisioni assunte nello scorso weekend, però, ci ha pensato anche una giocatrice della Igor, proprio la polacca Smarkez, che a un giornalista del suo Paese ha confessato tutto il suo disappunto per come sono andate le cose a Vicenza: dalle condizioni pessime del terreno di gioco dovute all’umidità già durante il secondo set, sino al fatto che in quello successivo «dopo ogni scambio gli addetti dovevano provvedere alla sua asciugatura. Avevamo tutte paura di farci male e quando davanti a me il libero di Busto è scivolato per ben tre volte hanno deciso di interrompere il match». Ma le accuse di Smarzek non sono finite qui: «Assurdo farci riprendere la partita alle 11 dell’indomani. Siamo rientrate in albergo tardi, credo come le nostre avversarie, mentre Conegliano da diverse ore stava già riposando… La squadra veneta è forte, avrebbe forse vinto comunque, ma abbiamo visto come sono andate le cose e credo che anche noi non saremmo state in grado di fare di più». Per la schiacciatrice polacca sarebbe stato più opportuno rinviare il tutto di un giorno, «ma mi hanno detto che era prevista la diretta sulla televisione di Stato italiana, cosa che accade poche volte all’anno… Peccato, perché dal punto di vista organizzativo è sembrato più un torneo amatoriale che una “Supercoppa” italiana».