Ipab di Vicenza indice due concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato per infermieri e operatori socio-sanitari

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Ermanno Angonese nel cda Ipab
Ermanno Angonese nel cda Ipab

Sono stati pubblicati nei giorni scorsi sul Bur, il Bollettino ufficiale della Regione Veneto, due concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato di 6 infermieri e 15 Oss (operatori socio-sanitari) indetti da Ipab di Vicenza, che avranno luogo tra la fine di ottobre e i primi di novembre.

“Si tratta di una svolta storica – sottolinea Ermanno Angonese, presidente dell’Ente – se si pensa che l’ultimo concorso di questo genere riservato agli operatori socio-sanitari risale a quasi 15 anni fa e quello per gli infermieri a nove. L’intendimento dell’intero CdA – prosegue Angonese – è quello di dare una svolta rispetto ad un passato che ha visto chiusure di posti letto, soppressione di reparti ed esternalizzazione di servizi. Inoltre – conclude Angonese – vogliamo dare un segnale ai nostri collaboratori, ma anche al mondo esterno, che Ipab di Vicenza vuole investire su queste figure professionali, rinnovando quel senso di appartenenza che ci ha permesso finora di garantire la qualità dei servizi, ma che deve essere ulteriormente rafforzato”.

“Non appena insediati, a luglio dello scorso anno – precisa Annalisa Bergozza, direttore generale – abbiamo iniziato una riorganizzazione interna che è tuttora in corso. Purtroppo, è mancato fino ad oggi un investimento sul personale che per anni ha subito un significativo e costante turn over, con la conseguente impossibilità di investire in formazione e professionalizzazione, creando inoltre criticità nella programmazione delle risorse”.

“Questo concorso offre la possibilità a tutto il personale interno di partecipare in misura più ampia di quanto avrebbe consentito una procedura straordinaria di stabilizzazione, oltre che favorire la possibilità di accesso a forze nuove esterne”.

Auspichiamo che la partecipazione possa essere sufficiente a creare anche una graduatoria utile a scorrere altri posti che dovessero risultare vacanti o per la copertura di assenze lunghe e malattie.”

“Peraltro – conclude la Bergozza – questo è solo il primo passo in quanto le nostre necessità, sia in termini di operatori sanitari, sia di infermieri, non si risolvono di certo con questi due concorsi e nel 2021 ci adopereremo ulteriormente in tal senso”.