“Questa amministrazione è incapace di progettare a medio-lungo termine e a cercare il confronto e la condivisione. La vicenda di Porto Burci lo sta a dimostrare”. Inizia così la nota dei consiglieri di minoranza di Vicenza Luciano Spiller e Isabella Sala (ultima a destra nella foto) con cui commentano il grido d’allarme delle associazioni, tra cui Legambiente e Arci, che rischiano di essere ‘sfrattate’ dall’ex scuola per far spazio ad aule e laboratori dell’Università.
“L’ampliamento dell’Università a Vicenza nella zona di Viale Margherita è un obiettivo condiviso e da perseguire, ma avrebbe bisogno di un progetto a lungo termine e di una visione complessiva dell’area che, invece, l’amministrazione Rucco non ha. Lo testimonia la scelta di posizionare la mensa universitaria all’ex caserma Borghesi, prima sostenuta contro ogni evidenza e poi frettolosamente rimangiata, e i progetti di riqualificazione dell’area di Viale Margherita, rigettati dalla Soprintendenza perché privi di una visione unitaria”.
“Porto Burci non è un’area vuota e inutilizzata, come ce ne sono tante in città. E’ un’area viva e vitale, di cui la città si è riappropriata grazie all’impegno di diverse associazioni e volontari. È inaccettabile che l’amministrazione operi alle loro spalle, senza condividere le scelte o cercare soluzioni alternative che possano permettere a tutti di proseguire le proprie attività”.
“Le realtà associative sono linfa della nostra comunità, presidiano gli spazi comuni con proposte culturali e sociali valide e di qualità. Ci auguriamo pertanto che il Sindaco riconsideri al più presto la situazione, cercando una soluzione che permetta all’Università di ampliarsi senza cancellare il buon lavoro realizzato a Porto Burci. Se il Sindaco non lo avesse ancora capito, è questo il compito del buon amministratore.
L’articolo Porto Burci e Università, Sala e Spiller (PD): “buoni amministratori trovano soluzioni condivise” proviene da Parlaveneto.
