Vincolo Soprintendenza su Vicenza, Romana Caoduro cita Guerra: “la bellezza ci fa pensare alto”, chi comanda ascolti le sue urla di dolore

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Romana Caoduro (Civiltà del Verde Vicenza)
Romana Caoduro (Civiltà del Verde Vicenza)
Con l’intervento di Romana Caoduro (Civiltà del verde) apriamo uno spazio libero per gli interventi sulla questione della “proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico (leggi maxi-vincolo) messa nero su bianco dalla Soprintendenza di Verona su indicazione del Mibac“, scriveva mercoledì 30 settembre Nicola Negrin sul GdV (qui la nota del Comune da noi pubblicata il 29, ndr).
Veduta di VIcenza
Veduta di VIcenza

Il quotidiano locale, tra titolo, occhiello e sommario (“Il maxi vincolo paralizza un ottavo del capoluogo Rucco: «Va modificato»; La Regione boccia i contenuti e anche il metodo del provvedimento; Il sindaco è preoccupato per le conseguenze del decreto delle Belle arti «È troppo invasivo e indeterminato: coinvolge una zona molto estesa»“)  sintetizzava le contrarietà dell’amministrazione comunale e della Regione Veneto alla misura di “super tutela” proposta.

Ecco cosa ci scrive la presidente di Civiltà del Verde Romana Caoduro

Siamo in attesa di poter vedere il testo del vincolo, troppo importante per essere interpretato attraverso i punti di vista, per di più così smaccatamente contrari. Ci prepariamo a condividere le riflessioni con le altre associazioni e cittadini, come abbiamo sempre fatto in situazioni come queste anche in passato. Una cosa è certa: si tutela ciò che è prezioso e rischia di essere perso per sempre. Che la Soprintendenza si stia muovendo finalmente in questo senso non può che sollevarci. Da tempo si denunciava questa aggressione alle nostre bellezze. Comunque noi saremo sempre vigili e attivi, non inutilmente polemici.
Mi tornano in mente le parole di Tonino Guerra, scrittore e poeta romagnolo, innamorato della sua terra: “La Bellezza. …la bellezza ci fa pensare alto, e noi la buttiamo via come fosse danaro dentro tasche bucate, La bellezza grida i suoi dolori in modo silenzioso. Bisogna curare le orecchie di chi comanda perché riescano a sentirla..”.
La riflessione di Tonino Guerra continua ma già queste parole mi pare si adattino molto bene alla polemica che si è accesa in questi giorni.