Casa di riposo Muzan di Malo, la presidente Paola Cabianca: “cambiano le modalità delle visite ai familiari”

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“Con l’arrivo dell’autunno e l’approssimarsi della stagione invernale, abbiamo messo a punto nuove modalità di accesso per ciò che concerne in particolare le visite dei familiari ai nostri ospiti”.  A dirlo in un comunicato è Paola Cabianca, presidente del Centro Servizi Muzan, sede della Casa di riposo e della Residenza sanitaria per anziani a Malo.

“Non si tratta solo di normative anti covid – precisa la presidente – che ovviamente siamo tenuti a rispettare, a maggior ragione ora che la situazione epidemiologica desta qualche preoccupazione in più, ma di misure di buon senso in vista dell’arrivo della cattiva stagione.

Annalisa Bergozza – direttore del Muzan  – illustra i provvedimenti messi in atto per garantire gli elevati standard di sicurezza che hanno consentito finora di non avere nessun caso di positività tra i residenti: “Abbiamo eliminato i plexiglas che fino ad oggi hanno consentito ai parenti di essere in contatto e in sicurezza con i loro cari. Per non sottoporre gli anziani a dannosi sbalzi di temperatura, i familiari potranno parlare con loro attraverso alcune vetrate del pianterreno dotate di quattro interfoni. Inoltre – prosegue la Bergozza – si è provveduto a individuare ulteriori zone per i colloqui, utilizzando le porte a bussola dell’ingresso alla Casa di Riposo e all’Rsa, garantendo così anche ai familiari un maggior comfort”.

In tal modo – rende noto il Centro servizi- si potrà garantire un colloquio settimanale tra ospiti e parenti, oltre alle videochiamate che continuano ad essere effettuate con il supporto del personale infermieristico, assistenziale e riabilitativo di nucleo. Quanto agli ospiti che per la particolare fragilità clinica e per l’impossibilità di movimento, non possono effettuare gli incontri presso i luoghi individuati, il Muzan rende noto che, sin dal maggio scorso è stato attivato un percorso ad hoc per i familiari ai quali si consente di entrare in struttura per un periodo massimo di 30 minuti. Tali accessi si attengono scrupolosamente a quanto previsto dall’Istituto Superiore di Sanità.

“In questi difficili mesi ci siamo sempre impegnati a trovare soluzioni organizzative per garantire i colloqui in massima sicurezza – conclude la presidente Cabianca – senza mai sottovalutare l’importanza delle relazioni familiari e affettive nel percorso di cura e assistenza. Anche per questo è attivo un servizio di consulenza e supporto psicologico per gli ospiti e i loro cari, per aiutarli ad affrontare questo momento di emergenza sanitaria”.