Il 23 ottobre di 100 anni fa nasceva Gianni Rodari: insegnante, giornalista e, soprattutto, autore di indimenticabili opere letterarie per l’infanzia, tradotto in tutto il mondo e premiato con innumerevoli riconoscimenti, tra cui nel 1970 il Premio Hans Christian Andsersen, il “Nobel” della letteratura per l’infanzia. Un anniversario che verrà celebrato in tutta Italia sotto il segno di “100 Gianni Rodari”, l’iniziativa promossa da Edizioni EL, Einaudi Ragazzi ed Emme Edizioni che riunisce in un unico, grande calendario un anno di eventi, mostre, letture, giochi, laboratori e molto altro, dedicati a colui che, ancora oggi considerato lo scrittore per l’infanzia per antonomasia oltre che un punto di riferimento per tutta la comunità educante, è stato capace di insegnare ai lettori di tutte le età il potere della fantasia per essere liberi.
Un messaggio che proprio in questo 2020 è più attuale che mai, e a cui La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale ha scelto di dedicare la riapertura del Teatro Astra per la stagione 20/21 partecipando ai festeggiamenti per il compleanno di Rodari con un fine settimana dedicato al suo geniale universo letterario. Una iniziativa realizzata per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Veneto. L’appuntamento è per sabato 24 e domenica 25 ottobre alle ore 17 in teatro con il nuovo spettacolo del Centro di Produzione Teatrale vicentino dal titolo “Favole al telefono” e, negli stessi giorni, alle ore 10.30 al Polo Giovani B55, con due giochi teatrali per viaggiare con la fantasia: “Il paese senza punta”, per bambini dai 3 ai 5 anni (sabato 24 ottobre), e “Il paese con la S davanti”, per bambini dai 6 ai 10 anni (domenica 25 ottobre). Sarà anche l’occasione per la curatrice della programmazione Nina Zanotelli di presentare la nuova stagione di “Famiglie a Teatro”, in partenza in novembre.
“Favole al telefono” – dal testo di Rodari adattato da Titino Carrara e Carlo Presotto – è la nuova edizione dello storico allestimento del 2005 “Favole al (video)telefono”, che ha viaggiato sui palcoscenici di tutta Italia e ha visto Paola Rossi e lo stesso Presotto muoversi a loro agio per oltre 10 anni nella tecnica del tele-racconto, creata da Giacomo Verde negli anni ’90. Non è un caso se questa riedizione per l’anniversario rodariano rappresenta anche un passaggio di consegne, che vede i protagonisti del nuovo allestimento, i giovani Aurora Candelli e Julio Escamilla, muoversi nell’interazione tra teatro e tecnologie con una nuova agilità, reiventandone le modalità di narrazione e proiettando nel futuro il bagaglio di esperienza de La Piccionaia. Si nutre così di nuova linfa il dialogo via smartphone tra una coppia di genitori in viaggio e i figli a casa, in una divertente gara sul confine tra reale e virtuale, mettendo in scena il paradosso dell’essere presenti a distanza grazie ad un ricco repertorio di immagini debitrici alla lezione estetica di Bruno Munari, illustratore della prima edizione del libro. E così alla voce del ragionier Bianchi di Varese si aggiungono in un continuo gioco poetico le immagini videoproiettate di oggetti quotidiani – bicchierini di gelato, tessere del Tangram, costruzioni di legno, biscotti, una pennellessa, conchiglie, un orologio, automobiline e altro ancora – che interagiscono con gli attori, ricreando personaggi e ambienti di alcune tra le più famose e divertenti favole di Gianni Rodari come “La camminata di un distratto”, “Il palazzo di gelato”, “Il palazzo da rompere”, “La Zia Ada”, “Alice cascherina”, “Giacomo di cristallo” e “Una viola al polo nord”. Una vera e propria “Grammatica della fantasia” che permette a questi racconti di attraversare i decenni e le grandi trasformazioni del mondo dei ragazzi e delle famiglie.
A partire dal testo del 2005, il nuovo “Favole al telefono” è nato nella primavera del 2020 quando, in vista del centenario rodariano e in piena emergenza Covid, Presotto e Rossi hanno sviluppato una modalità di lavoro a distanza con Candelli ed Escamilla, che ha portato all’estremo alcuni degli elementi presenti nel sottotesto, che dal tema del rapporto tra bambini e televisione, prevalente nel primo allestimento, si è spostato a quello della relazione tra bambini ed adulti attraverso le rappresentazioni del reale.
“È come se in questi 30 anni di sperimentazioni – spiega Presotto – il medium fosse diventato più trasparente, passando dall’idea di ‘focolare televisivo’ della famiglia ad una condizione molto più individuale e frammentata. Lasciando però intatta la questione fondamentale: la relazione, come il teatro, si alimenta della presenza e del presente, che niente sarà in grado di sostituire e a cui sia il telefono a gettoni dell’ingegner Bianchi, che lo smartphone di oggi fanno riferimento”.
La partecipazione allo spettacolo e al laboratorio sarà all’insegna del totale rispetto della normativa anti-covid.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria, prevendita consigliata.
Biglietti per lo spettacolo: intero € 6,50, ridotto adulti € 5,50, bambini € 5. Porta un nonno a teatro: un nonno e due nipoti entrano a Teatro con € 10.
Biglietti per i giochi teatrali: unico € 5.
A disposizione del pubblico il parcheggio gratuito del Circolo Tennis Palladio 98. Il parcheggio ha capienza limitata: si consiglia di arrivare in anticipo. Per altri parcheggi limitrofi, consultare il sito http://www.aimmobilita.it/it/mobilita/auto.
Info, prenotazioni e prevendite: Ufficio Teatro Astra – Contrà Barche 55 (Vicenza) – telefono 0444 323725 – info@teatroastra.it – www.teatroastra.it – aperto dal mercoledì al venerdì alle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.45.