Covid e trasporti in Veneto, Guarda (EV): “Zaia ha liberalizzato il sovraffollamento”

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Alla vigilia del consiglio regionale di domani la consigliera Cristina Guarda di Europa Verde affronta il tema dei trasporti pubblici e scolastici, un tema caldo soprattutto durante l’emergenza Coronavirus. “Treni colmi? Bus strabordanti di studenti? Assembramenti alle pensiline senza la possibilità di rispettare il distanziamento sociale? Non è una novità” scrive su Facebook.”È un deficit che ci portiamo dietro da anni perchè in Regione Veneto la pianificazione dei Trasporti Pubblici, dei biglietti unici, dell’integrazione fra treni e bus, è sempre venuta dopo la liberalizzazione di strade e cementificazione. È da aprile che in Consiglio chiedo con i colleghi soluzioni per i Pendolari, perché già allora era Zaia a confermare che ad Ottobre ci sarebbe stato un ritorno del Covid – aggiunge Guarda -. Noi ci siamo posti il problema di come preservare lavoratori e studenti, di come gestire l’uso simultaneo dei mezzi pubblici, alla mattina, a mezzodì e alla sera”.

“Con alcuni colleghi è da mesi che denuncio come invece di riorganizzare il servizio con Trenitalia e le aziende dei trasporti locali, Zaia abbia liberalizzato il sovraffollamento. Pur di non sentire lamentele sui mezzi bloccati negli orari clou perchè strapieni – spiega ancoa Guarda -. Pur di non pianificare un aumento di mezzi, come se far pianificare a Trenitalia l’aggiunta di carrozze, fosse una bestemmia. Ora si corre contro il tempo, si dice che è impossibile riorganizzare gli orari di scuole e bus. Si parla di didattica a distanza perché alla fine è l’unica soluzione facile (per chi governa), lasciare gli studenti a casa, caricare la responsabilità sulle spalle di Genitori che comunque dovranno lavorare mentre riorganizzano gli equilibri familiari, ancora una volta. Di questo parlerò naturalmente domani in Consiglio regionale – conclude -. Anche se ormai il tempo per pianificare lo han fatto scadere”.