Coronavirus, il sindaco annuncia la ripartenza di “Vicenza Sicura”

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“L’amministrazione sta già facendo la sua parte sia per adeguarsi al nuovo Dpcm, sia per mettere in campo tutte le possibili attività di sostegno ai settori maggiormente colpiti dalle nuove disposizioni. Invitiamo tutti coloro che possono ad aderire alla campagna comunale Aiutaci ad aiutare per la raccolta di fondi per le imprese e le famiglie in difficoltà. Ma , soprattutto, auspichiamo interventi economici urgenti e strutturali che solo lo Stato può e deve attivare”.

Questo il commento del sindaco Francesco Rucco al termine del punto fatto questa mattina con assessori e tecnici comunali sull’effetto delle nuove disposizioni.

“In attesa delle decisioni che prenderà in merito al Dpcm la Regione – ha detto Francesco Rucco – per prima cosa abbiamo rimesso in moto la macchina del sociale e della protezione civile, con particolare attenzione ai cittadini più fragili”.

“Nei prossimi giorni – ha aggiunto il vicesindaco e assessore al sociale Matteo Tosetto – riattiveremo l’ottima esperienza dello sportello telefonico Vicenza Sicura che al numero 0444221020 raccoglierà le richieste di chi è solo, in difficoltà e di chi è in quarantena e privo di rete familiare”.

“Sul fronte delle scuole – ha proseguito il sindaco – confermiamo l’apertura di nidi e materne, l’attività in presenza alle primarie e secondarie di primo grado dove sono stati fatti importanti investimenti e si continuano a rispettare le linee guida definite da tempo. Confermiamo inoltre il potenziamento del trasporto pubblico di Svt grazie ai nuovi accordi stretti dall’azienda con i privati”.

Il sindaco ha quindi fatto due raccomandazioni in vista della festa di Ognissanti: “In primo luogo chiedo ai cittadini di non concentrare le visite ai cimiteri nei soli giorni festivi, ma di cercare di scaglionarle, indossando sempre la mascherina ed evitando con attenzione gli assembramenti. Nei cimiteri suburbani non saranno in ogni caso celebrate le messe. In secondo luogo invito le famiglie a rinunciare ad Halloween per quest’anno, evitando nel modo più assoluto di mandare bambini e ragazzi a chiedere dolci di casa in casa”.

In ottemperanza al divieto di organizzare spettacoli e concerti, il Comune e i suoi partner stanno via via annullando tutte le iniziative già programmate: “Già questa sera – annuncia il sindaco – il secondo concerto al Teatro Olimpico del maestro Iván Fisher con la Budapest Festival Orchestra andrà in scena a porte chiuse e sarà trasmesso in diretta streaming gratuita sui siti www.vicenzaoperafestival.com e www.bfo.hu “.

“Ma la programmazione del Natale va assolutamente avanti – ha assicurato l’assessore alle attività produttive e alle manifestazioni Silvio Giovine, ribadendo la solidarietà e l’attenzione dell’amministrazione ai bar e ristoranti costretti a chiudere alle 18 – , dalle luminarie al mercatino diffuso nelle varie zone della città. Sono peraltro confermati i mercati settimanali”.

Stop anche alle attività sportive, ad eccezione di quelle scolastiche e dei professionisti: “Ci impegniamo fin d’ora – ha detto Rucco – ad aiutare le società sportive non appena sarà possibile per loro ripartire, a cominciare dalle spese per le sanificazioni dei locali”.

I parchi gioco restano aperti, ma vale la regola della mascherina e l’invito all’utilizzo riservato a bambini, persone con disabilità e anziani. Sono invece state nuovamente vietate tutte le attività pubbliche nei centri civici e aggregativi di quartiere per i giovani e gli anziani.

L’amministrazione comunale, infine, sta effettuando una nuova ricognizione sulle attività che possono essere svolte da remoto (lavoro agile), per garantire che almeno il 50% del personale preposto a queste attività lavori “da casa”.

L’iban del conto corrente dedicato al fondo di solidarietà comunale è IT46D0306911894100000300004 intestato a Comune di Vicenza – Emergenza Covid-19”.

Tutti coloro che effettueranno donazioni potranno godere di una detrazione fiscale che il decreto Cura Italia ha fissato al 30%, per un importo non superiore a 30 mila euro, anziché al 19%, previsto abitualmente per le erogazioni liberali.