Covid, Cgil Veneto: “requisire hotel per quarantena di chi non può isolarsi in casa”

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Cgil Veneto propone di requisire hotel e alberghi per la quarantena Covid di chi non può permetterselo
Cgil Veneto propone di requisire hotel e alberghi per la quarantena Covid di chi non può permetterselo

Covid, di pari passo con l’aumento dei contagi e con l’arrivo in Veneto dei test rapidi per curare i casi meno gravi in casa, il sindacato Cgil Veneto chiede che vengano trovate soluzioni per i “positivi ed asintomatici in quarantena e che non hanno possibilità per condizioni abitative di isolarsi dal nucleo familiare”.

“Riprendiamo quant’era previsto dall’articolo 6 del DL 18 del 17 marzo 2020 – prosegue Fp Cgil Veneto – : “Nei casi in cui occorra disporre temporaneamente di beni immobili per far fronte ad improrogabili esigenze connesse con l’emergenza di cui al comma 1, il Prefetto, su proposta del Dipartimento della Protezione civile e sentito il Dipartimento di prevenzione territorialmente competente, può disporre, con proprio decreto, la requisizione in uso di strutture alberghiere, ovvero di altri immobili aventi analoghe caratteristiche di idoneità, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata”.

“Crediamo valga la pena di accelerare una decisione in tal senso – spiega ancora la nota della Cgil – . Chiaro che non si può obbligare nessuno a mettersi in quarantena in albergo ma forse più di qualcuno, preoccupato di contagiare i propri familiari e impossibilitato per condizioni abitative di garantire un sicuro isolamento, potrebbe anche chiedere questa opportunità. Senza contare che potrebbe dare ulteriori due benefici: consentire di mantenere occupazione nelle strutture che accettano di diventare ricettive per questa tipologia di attività in emergenza e permettere alle Usca – conclude il sindacato – di effettuare i controlli del caso con meno dispersione in termini di mobilità”.