Posina torna in copertina dopo il “caso” della candidata fantasma di Foggia: cittadina lamenta sollecito di pagamento poco da Res publica

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Posina Res... Publica
Posina Res... Publica

Gentile direttore, ricevo una lettera dal Comune di Posina che mi appare civilmente poco rispettosa oltre che sconcertante e violenta sia nel linguaggio che nella sostanza.
Premetto che il concetto di “Res-publica” mi è molto caro e che considero le tasse come il mantenimento di tutto ciò che riguarda la collettività. Mi piace e trovo assai esplicativa la definizione che ne dà Marco Tulio Cicerone “La res publica è cosa del popolo; e il popolo non è un qualsiasi aggregato di gente, ma un insieme di persone associatosi intorno alla condivisione del diritto e per la tutela del proprio interesse“.
La missiva a firma del responsabile dei Servizi Tributari indica nell’oggetto “Sollecito di pagamento TARI (Tassa Rifiuti)” anno 2019.
Mi si imputa il non avvenuto pagamento delle due rate dell’anno 2019, mi colpiscono le parole “si sollecita (scritto in grassetto) ad effettuare tempestivamente il pagamento (…)”
Siccome il linguaggio è una forma di pensiero che si trasforma in un certo modo di agire, vorrei capire come e perchè la suddetta Responsabile della Res-publica, quindi anche dipendente mia, si permetta di usare parole e toni che solo tutt’altra cosa dall’essere parte e partecipe di una cosa che è comune.
In qualità di cittadina, rifiuto questo agire perchè credo che molti erano i modi in cui si sarebbe potuto chiedere di verificare l’avvenuto pagamento.
Mi appare particolarmente violento e arrogante il vedere come viene data per scontata la mia mancanza, non di una rata ma di tutte e due (tanto che il modello di pagamento che mi viene allegato è comprensivo di entrambe le rate) e che non venga invece presa in minima considerazione un errato controllo da parte della Responsabile.
E’ questo lo Stato che vogliamo? E questa la Res-pubblica che si auspica in un paese civile? Sono questi i dipendenti pubblici, anche nostri dipendenti, a cui affidiamo i controlli e la gestione di tutto ciò che è bene comune?
Auspico che in futuro le Amministrazioni adoperino un linguaggio più umano e corretto verso i loro cittadini: perchè anche attraverso l’espletamento delle proprie funzioni che gli sono proprie un’Amministrazione può e deve dimostrare umanità e correttezza.
Invito pertanto la Responsabile a ri-controllare e a fare un mea culpa.
Dopo di che, come cittadina, salderò una delle rate mancanti.
In fondo, sbagliare/dimenticare è umano: non ho difficoltà ad ammetterlo. Ma ciò non mi esime dal denunciare quello che considero un abuso di potere.
Irma Lovato Serena
Posina