Ore 16:00 – Il destino degli Stati Uniti naviga ancora nel buio dell’incertezza politica dopo il voto di ieri e, a distanza di 20 anni dall’ultima volta, potrebbe essere la Corte Suprema a doversi esprimere per decretare un vincitore. Corte Suprema che, per una mossa molto criticata di Trump, è in mano ai conservatori. Trump infatti dopo la morte della giudice Bader Ginsburg, che, sapendo di essere malata, aveva chiesto che il suo successore fosse nominato solo dopo le elezioni, ha nominato personalmente e a soli 7 giorni dalle elezioni Coney Barrett, sbilanciando così la corte a favore di una destra ultracattolica e conservatrice. Attualmente Biden e Trump sono appesi al filo dei Grandi Elettori. Biden è fermo a 238 e Trump a 213. A Biden servono 32 grandi elettori per vincere. A Trump 57. In Pennsylvania, dove in ballo ci sono 20 grandi elettori, Trump è avanti di 10 punti, ma lo spoglio è solo al 64%. In Wisconsin Biden è avanti di quasi un punto con ill 95% dei seggi scrutinati. In palio ci sono 10 grandi elettori. In Michigan la situazione è quasi di parità, con il 94% di seggi scrutinati e 16 grandi elettori in palio. Trump è avanti di due punti in Georgia con il 94% di seggi scrutinati e 16 grandi elettori in palio. In bilico anche la North Carolina con Trump avanti di due punti e il 94% di seggi scrutinati e 15 grandi elettori in ballo.
Al Senato i Democratici hanno bisogno di altri 4 seggi per vincere, ma al momento la situazione è di parità: 47 a testa coi repubblicani. Alla Camera la situazione è di 189 a 182 a favore dei Democratici. Ai Repubblicani servirebbero 21 posti per avere il controllo.
(Qui l’aggiornamento sullo spoglio delle schede delle Elezioni Usa nei vari Stati, con la rincorsa ai 270 grandi elettori necessari per vincere, qui la maratona vista dall’Italia, qui le nostre note sul tema)
