Covid, manifestazione spazi culturali di Vicenza e provincia contro “crisi sanitaria, sociale ed economica”

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Il centro sociale Arcadia di Schio, uno degli spazi culturali di Vicenza e provincia che manifesterà sabato
Il centro sociale Arcadia di Schio, uno degli spazi culturali di Vicenza e provincia che manifesterà sabato

Sabato 7 Novembre Le Maestranze dello Spettacolo del Veneto hanno indetto un appuntamento sotto la Prefettura di Vicenza per chiedere garanzie e risposte per fronteggiare questa crisi sanitaria, sociale ed economica. Tra i primi firmatari il centro sociale Arcadia di Schio, il centro sociale Bocciodromo di Vicenza (che nello stesso giorno sarà sotto al Comune per chiedere stop bollette e affitti), Spazio Agorà, Cinema Campana, Casa Capra, Circolo Operaio di Magrè Il Bruco, Associazione Rosa Parks.

“Non possono bastare i bonus inadatti ed insufficienti, servono riforme radicali del settore spettacolo del sistema lavoro e precario non tutelato – spiegano gli organizzatori -. Quello che le Maestranze chiedono sono risposte concrete. Come luoghi, spazi e gruppi di promozione socio-culturale del territorio provinciale crediamo sia necessario unire le rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo a quelle che sono le esigenze per la sopravvivenza degli spazi e dei luoghi che contengono, organizzano e promuovono le attività culturali”.

“Tutta la provincia di Vicenza è ricca di queste esperienze che dai circoli, ai festival indipendenti, ai teatri, ai cinema, agli spazi polivalenti gestiti da associazioni e gruppi informali, ai centri sociali, alle gallerie d’arte indipendenti, fanno vivere il nostro territorio arricchendolo attraverso la socialità e la cultura. Perdere anche solo un tassello di quel mosaico che la provincia di Vicenza negli anni è riuscita a costruire con l’impegno di tante persone, dai volontari ai/alle professionist* dello spettacolo sarebbe una grande sconfitta. Crediamo che gli spazi, le associazioni e gli/le organizzatori/organizzatrici e promotori/promotrici di eventi e attività socio-culturali debbano ora essere ascoltati ed aiutati in vista di una chiusura ed uno stop delle attività che si protrarrà ancora per parecchio tempo. Abbiamo a cuore la salute collettiva e lo abbiamo dimostrato adeguandoci alle direttive sanitarie in tempi veloci, abbiamo provato a continuare i nostri percorsi e le nostre attività in questo periodo difficile, nonostante le difficoltà e nonostante la mancanza di aiuti diretti e mantenendo sempre come primo interesse la cura e la sicurezza sanitaria”.

“Ora crediamo sia necessario che a tutto il mondo della cultura e della socialità siano date risposte serie ed una presa in carico da parte delle istituzioni. Nell’impossibilità di organizzare e produrre appuntamenti ed eventi le risorse di queste realtà sono ormai agli sgoccioli mentre le spese continuano ad accumularsi e ad arrivare. Non vogliamo che nessuno resti solo e non vogliamo perdere quello che per molti anni abbiamo costruito e reso un servizio necessario per una vita migliore nel nostro territorio. Chiediamo: Blocco degli affitti, Emissione di un fondo di garanzia per la sopravvivenza delle realtà del territorio, Sostegno economico per i dipendenti delle strutture socio-culturali territoriali, Blocco delle rate dei mutui,Blocco delle bollette”.

“Ai musicisti e musiciste della provincia, agli attori e alle attrici, agli organizzatori e alle organizzatrici di attività ed eventi socio-culturali, alle associazioni, ai circoli, alle singole persone – conclude la nota – chiediamo di scendere in piazza a fianco delle Maestranze dello Spettacolo e riportare al centro l’interesse per preservare e salvare la cultura e la socialità nel nostro territorio”.