Borgo Berga, Legambiente: “gip smentisce Cappelleri, non esclude disastro ambientale e ordina di proseguire indagini”

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Borgo Berga occupato (foto di archivio)
Borgo Berga occupato (foto di archivio)

Legambiente Vicenza aveva depositato un esposto per disastro ambientale provocato dalla modifica dell’assetto idraulico nella realizzazione del grande intervento edilizio di Borgo Berga. Il Procuratore Capo della Repubblica allora titolare del fascicolo Cappelleri, scondo l’associazione, “aveva liquidato frettolosamente la contestazione ritenendo che se anche vi
fosse stata la presenza di reati provocati dai responsabili dell’intervento edilizio di Sviluppo Cotorossi spa e da coloro che avrebbero dovuto sorvegliare sulla regolarità o meno dei progetti presentati, si sarebbe trattato di reati ormai prescritti”.

Completamente di diverso avviso, secondo quando riporta la stessa Legambiente Vicenza in un comunicato di oggi, il gip di Vicenza, che “ha affermato che in assenza dei dovuti approfondimenti non è possibile escludere che sussista un gravissimo disastro ambientale, sanzionato dall’art. 452 quater Cp, con pene da cinque, a quindici anni di carcere, questione sollevata appunto da Legambiente, memore di tre recenti esondazioni dei fiumi Retrone e Bacchiglione, avvenute nel 2010 e nel 2012, in concomitanza la costruzione dei
primi lotti di questo maxi intervento edilizio. A questo punto il pm avrà sei mesi di tempo per verificare se esista il più piccolo aggravamento del rischio idraulico in quella zona e dare garanzia ai cittadini che risiedono nelle vicinanze del sito che non avranno nulla da temere in conseguenza della modificazione dell’assetto idraulico di Borgo Berga”.