Covid, obitori pieni: a Treviso e Montebelluna salme nella cappella. Zanoni (PD): “come a Bergamo”

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“L’obitorio di Montebelluna dell’ospedale San Valentino ha esaurito tutti i posti e l’Usl sta portando le salme direttamente in una cappella del vicino cimitero, stessa cosa per l’ospedale di Treviso, una situazione che ricorda quella di Bergamo nella prima ondata della pandemia”. Lo afferma in una nota Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, che aggiunge: “Il quadro risulta particolarmente drammatico per quanto riguarda il nosocomio di Montebelluna, perché su 153 dipendenti dell’Usl ad oggi in isolamento ben 63, pari al 40 %, appartengono al San Valentino. A Montebelluna solo sabato 12 dicembre ci sono stati 50 nuovi casi, nell’ultimo mese 565 contagi pari all’1,9 % della popolazione, ben superiore alla media provinciale dell’1,6%”.

“L’ospedale di Montebelluna – ribadisce il consigliere – pare proprio essere al collasso, l’allarme arriva anche dal personale, che ha denunciato pubblicamente che non sanno più dove ricoverare i malati. Sembrerebbe che da sabato scorso, non ci sia più posto in ospedale per chi arriva con il Covid. Pertanto, chiedo al presidente Zaia di intervenire al più presto agendo su più fronti: innanzitutto, si rende necessario rafforzare il numero di personale medico e infermieristico decimato dai troppi contagi, in secondo luogo si rende necessario, considerare la sindrome da burnout quale processo stressogeno che interessa, in varia misura, i diversi operatori e professionisti”.

“Risulta importante – spiega il consigliere – procedere con i test molecolari per il personale al fine di evitare i test rapidi colpevoli spesso di troppi falsi negativi. Inoltre, bisogna verificare la capacità di accoglimento dei pazienti e di cura dei malati Covid nell’ospedale San Valentino, trovando eventuali soluzioni in emergenza. Aggiungo, che si rende necessaria la verifica di tutte le carenze di materiale, al fine di fornire con estrema urgenza, un esempio per tutti: tute di protezione e calzari”.

“La stessa attenzione – conclude Zanoni – deve essere posta anche per l’ospedale di Treviso, dove la situazione sta diventando sempre più simile a quella dell’ospedale di Montebelluna, con particolare riferimento alla saturazione dell’obitorio. Un fatto che la dice lunga come in tutta la Marca, l’emergenza Covid 19, sia esplosiva e ormai fuori controllo”.

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