Bocciodromo, querelle con il Comune per l’affitto: militanti pubblicano documenti e scendono in piazza

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Bocciodromo flash mob
Bocciodromo flash mob

Un paio di mesi fa i ragazzi del centro sociale Bocciodromo di Vicenza si erano simbolicamente recati sotto a Palazzo Trissino con dei sacchetti di monetine per protestare contro la pretesa da parte del Comune dei soldi dell’affitto dello stabile di via Rossi. Pretese normali, ma che in epoca di emergenza sanitaria e crisi economica assumono sfumature diverse. Il Bocciodromo chiede di non pagare l’affitto e accusa a giunta di centrodestra di approfittare della situazione per farlo chiudere. In passato, alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, che sostengono Rucco, come Vincenzo Forte, avevano chiesto espressamente al sindaco di revocare la concessione al centro sociale. Il Bocciodromo in questi giorni ha pubblicato un documento del Comune relativo all’affitto e organizzato per domani 18 dicembre alle 18:00 un flash mob in piazza dei Signori.

“L’unico provvedimento ufficiale dell’amministrazione Comunale di Vicenza risale all’aprile 2020, in cui venivano sospesi gli affitti dei mesi da marzo a luglio 2020, con l’obbligo però di saldarli entro il 31 ottobre 2020 – scrive il Bocciodromo -. A Fine Ottobre inviamo una PEC per chiedere chiarimenti in merito al pagamento. Nessuna risposta. Durante il periodo estivo abbiamo subito riaperto il Bocciodromo e nel rispetto delle normative e protocolli anti-covid abbiamo ripreso le nostre attività culturali e di raccolta fondi per sostenere le spese degli affitti e delle bollette. Il 30 di Ottobre ci presentiamo sotto il comune con dei sacchetti pieni di monetine con l’intenzione di pagare i 5000€ dei canoni di locazione, riceviamo risposte confuse. In assenza di provvedimenti formali, decidiamo di pagare gli affitti arretrati.
Di fronte alle nuove chiusure degli spazi culturali e sportivi, previste dai recenti DPCM, pensavamo che l’amministrazione comunale intervenisse con una delibera, in cui si sospendeva il pagamento dei canoni di locazione anche dei mesi di ottobre, novembre, dicembre e dei prossimi mesi in cui il Bocciodromo e tutti gli altri spazi associativi, culturali dovranno rimanere chiusi”.

“Attorno al 20 novembre inviamo un’altra comunicazione PEC al Comune di Vicenza, in cui chiediamo di poter cedere il credito d’imposta sui canoni di locazione, come previsto dai decreti governativi dei mesi scorsi, direttamente al Comune. L’unica comunicazione ricevuta dal Comune è la delibera che sposta al 28 febbraio 2021 il termine per il pagamento dei canoni per i mesi da marzo a luglio 2021. In sostanza nessuna sospensione degli attuali canoni, il rifiuto di cedere il credito d’imposta, nessun intervento di sostegno reale
ed immediato per le associazioni. Altri comuni del Vicentino, ad esempio Schio, hanno cancellato, non sospeso, gli affitti da gennaio a settembre degli stabili comunali.
Perché il Comune di Vicenza non accetta la cessione del credito d’imposta? Perché non interviene con provvedimenti immediati che possono aiutare tutte le associazioni fruitrici di spazi sportivi, culturali comunali, come ad esempio la cancellazione dei canoni di locazione?
“Ad oggi, noi, insieme a tutte le altre realtà associative, siamo nella situazione paradossale di dover continuare a pagare gli affitti, anche se le attività sono ferme – spiega ancora  in una nota il Bocciodromo, che ha anche organizzato una raccolta fondi -. Lo stanziamento di 444.000 euro del Fondo di solidarietà da parte del Consiglio Comunale per la cultura e lo sport, al momento non dà nessuna garanzia, in quanto non sono chiari i requisiti e i criteri di accesso dei benificiari. La sopravvivenza di tutto l’associazionismo culturale e sportivo di base è a serio rischio a causa della pandemia”.

“Venerdì 18 Dicembre ci troveremo in piazza dei Signori alle 18.00 – aggiungono i militanti del Bocciodromo – porteremo una rappresentanza di tutti i progetti che prendono vita al Bocciodromo per denunciare davanti a tutta la città le inesistenti politiche dell’Amministrazione Comunale ed Invitiamo le associazioni culturali e sportive etc. della città ad unirsi portando anch’esse una rappresentazione dei progetti e delle attività che fanno vivere in città”.