Si fingeva rumeno e quindi comunitario ma in realtà era moldavo e aveva commesso gravi reati nel suo paese d’origine. Eppure ha vissuto in Italia per sei anni con falsi documenti e riuscendo sempre a farla franca nonostante sia stato arrestato più volte con la sua banda di ladri che commetteva furti in case ed esercizi commerciali.
A scoprire la falsa identità dell’uomo sono stati i militari del Nucleo operativo e radiomobile guidati dal tenente Ambrogio Maggio della compagnia di Thiene, in collaborazione con l’Interpol, polizia moldava e rumena.
Il sospetto sulle false generalità era già nell’aria quando, un equipaggio della radiomobile thienese aveva arrestato in flagranza di furto il sedicente cittadino romeno Alexandru Morosan, 32enne. L’uomo, il 5 dicembre dell’anno scorso, assieme al complice, poi identificato in Vasile Porojan, vecchia conoscenza dei militari, dopo aver sfondato la porta d’ingresso del bar Roberta di via Lampertico di Thiene, avevano arraffato oltre duecento pacchetti di sigarette del valore di oltre mille euro, 50 accendini, un pc portatile, decoder per tv, uno smartphone e duecento euro di vario taglio contenuta nelle casse.
In quell’occasione l’arrestato, con le false generalità di Alexandru Morosan, comparso davanti al tribunale di Vicenza per il rito direttissimo era stato condannato a 2 anni e 3 mesi di reclusione e immediatamente liberato per sospensione della pena con la condizionale prevista per legge.
Mentre i militari dell’Arma continuavano le indagini, monitorando costantemente il predone, avevano notato che lo stesso si era allontanato da Thiene per frequentare le zone a cavallo delle province di Padova e Venezia, dove era sempre controllato in compagnia di cittadini moldavi e di altri paesi dell’Est, per lo più conosciuti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.
A questo punto, venivano eseguiti approfonditi accertamenti tramite l’Interpol e gli uffici collaterali della polizia moldava e romena e, grazie alle impronte digitali rilevate dai militari del Norm a seguito del precedente arresto, hanno appurato che in Romania non esisteva alcun cittadino con quelle generalità mentre in Moldavia, c’era un riscontro positivo con quelle abbinate ad un noto pregiudicato per rapina ed altri gravi reati contro il patrimonio e la persona, soggetto già censito nei data base della polizia moldava, le cui impronte erano rispondenti al vero nome di Nicolae Stropsa.
Lo scorso martedì 24 novembre quando, grazie all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Vicenza in conseguenza del furto commesso l’anno scorso al bar Roberta di Thiene, l’uomo, è stato fermato per un controllo dai carabinieri di Strà, nel Veneziano, mentre tentava, ancora una volta, di spacciarsi con il falso nome.
Adesso Stropsa alias Morosan è detenuto presso la Casa circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia per scontare in carcere la pena di 2 anni e tre mesi inflitta dal tribunale berico. L’uomo è stato nuovamente denunciato dai militari di Thiene alla Procura di Vicenza per i reati di sostituzione di persona e falsa attestazione a un pubblico ufficiale sull’identità informando in tal senso anche tutte le altre autorità giudiziarie italiane interessate in questi sei anni dalle vicende giudiziarie che vedeva come protagonista sempre lo stesso individuo con generalità differenti.