Non un semplice “Buon Natale”, ma un poco istituzionale “Tasi e tira” è l’augurio che il consigliere provinciale di Vicenza con delega al turismo Leonardo De Marzo ha inviato alle 126 Pro Poco del vicentino. “Tasi e tira perché le pro loco sono abituate a lavorare -spiega De Marzo- poche parole e tanti fatti, da bravi veneti e vicentini. Ma quest’anno è stato duro anche per loro. Per tutti gli eventi che sono saltati, le iniziative di promozione del territorio e di valorizzazione dei prodotti tipici di cui il vicentino è particolarmente ricco. Il 2020 è stato un anno di “riposo”, ma sono certo che le Pro Loco ne abbiano approfittato per lavorare dietro le quinte, per programmare, per pianificare. Pronti a ripartire ancor più forti non appena sarà possibile”.
Per descrivere l’anno passato il vicepresidente Unpli Bortolo Carlotto si affida a un’unica parola: disastro. Dalle piccole alle grandi manifestazioni è saltato quasi tutto. Il 90% delle iniziative che venivano organizzate negli anni passati non si sono svolte e, di conseguenza, anche le entrate sono calate a picco, passando da un volume di circa 5 milioni di euro a 100.000 euro (“se ci arriviamo”). Un danno anche per l’indotto, per le tante aziende locali, gli artigiani, i lavoratori a cui le Pro Loco si affidano nell’organizzazione degli eventi.
“Il mio appello a tutte le nostre Pro Loco è di stare pronte – conclude De Marzo – ad ognuno degli oltre tremila volontari che si mettono al servizio del nostro territorio voglio dire che la Provincia è al vostro fianco, così come i Comuni, consapevoli di quanto la vivacità della nostra terra dipenda anche e soprattutto da voi. Appena finirà questo dannato periodo di restrizioni e di contingentamenti, di incertezza e paure, dovremo farci trovare preparati a tornare in battaglia, insieme e più forti di prima. Lo dobbiamo a una provincia incredibile, che vanta un patrimonio immenso di storia, cultura, natura, tradizioni. Tante, troppe persone hanno avuto una perdita quest’anno, di qualsiasi natura, e c’è bisogno di voglia di vivere e di combattere.”
